Nella sua consueta 'L' analisi', dalle colonne del Corriere della Sera il giornalista Mario Sconcerti dice la sua sulla gara tra Inter e Roma: "Molto più forte la Roma dell’Inter, nel complesso e nei singoli. Qualcosa ci mette anche Pioli che presenta una formazione strana, sbilanciata, più goffa che romantica. Si interrompe così una corsa dell’Inter che aveva forza ma non indirizzo. Inseguiva se stessa, un nuovo inizio ma senza specificarlo. Sono abbastanza sicuro che la nuova società farà grandi sforzi per costruire la squadra, ma non so se basteranno e soprattutto non è ancora quel tempo. La Roma si è portata da anni avanti nel lavoro. Si vedono le mani di Baldini e Sabatini, poche cose sono banali nella Roma a parte la storia dello stadio. Ha avuto anche fortuna trovando i gol con due discese prodigiose di Nainggolan, ma l’Inter non è mai stato, un avversario, era e rimane di una categoria diversa.
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Sconcerti: “Roma superiore all’Inter ma Pioli ci mette il suo…”
Il giornalista ha analizzato la prestazione dei nerazzurri
Quello che migliora è semmai il rapporto con Napoli. Sembra un avversario stanco in attesa di capire il suo destino contro il Real. De Laurentiis è un uomo complesso, molto narciso, ha sbagliato a parlare subito dopo la partita di Madrid, ma quando dice che la rosa del Napoli non è usata per quanto servirebbe ha ragione. Sarri gioca sempre con gli stessi quindici uomini. Arrivati a marzo è difficile continuare a correre. Il Napoli è più forte dell’Inter, ma se ha una flessione può diventare un rumore che resta, non è una squadra capace di smaltire facilmente una crisi. L’Inter può cercare quello spazio, il tempo gliene ha dato facoltà, la giornata anche, ma senza pensare alla Roma. È vero che Pioli aveva assenze importanti, è vero anche che manca un rigore, ma se parliamo di calcio la Roma ha fatto sempre quello di cui aveva bisogno. Mentre Pioli ha dovuto fin dall’inizio forzare la partita con una formazione non moderna, solo sbagliata.
Non si possono aggiungere Candreva e Perisic a D’Ambrosio e non essere ancora nemmeno a metà campo. Si lascia il pallone agli altri. Piuttosto è importante sia tornato il tempo di Icardi. Per un verso o l’altro erano 6 partite che l’Inter non aveva un suo gol. Non sopportabile. Mi è sembrato sbagliato l’arbitraggio di Sassuolo-Milan. Non faccio un problema del rigore toccato due volte, non mi sono bastate venti moviole per capirlo anche se alla fine ho avuto l’illuminazione, è stato un errore. Parlo di atteggiamento, ha innervosito tutti. L’arbitro era chiaramente dentro una partita sbagliata. Il Milan se ne è giovato in modo concreto e anonimo. Alla fine ha vinto una partita ghiotta, al suo livello, con modestia e buona qualità. Ha sbagliato il suo rigore il Sassuolo. E’ la terza volta su dieci che chi batte contro Donnarumma calcia fuori. Credo sia per la sua stazza, chi tira cerca di angolare il più possibile e spesso sbaglia.
Così il Milan resta in scia, soffre il Sassuolo, ma sa toccarne i nervi. Non c’è dubbio che l’arbitro gli abbia dato una mano. È mancato un rigore su Berardi, questo sì. Ma non è stata una vittoria immeritata".
(Fonte: Mario Sconcerti, Corriere della Sera 27/02/17)
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