Al Corriere della Sera, Mario Sconcerti ha detto la sua sulle big dopo le partite del primo turno. In attesa di Napoli e Juve, che scenderanno in campo oggi, ecco il bilancio del noto giornalista: “Hanno vinto finora tutte le favorite, ma il Milan con una facilità in più. Non è una grande scoperta. A inizio stagione tutte le squadre sono libere mentalmente, hanno l’intero potere di se stesse. Sarà il tempo a trovare le differenze. Oggi i piccoli non sanno ancora di esserlo, giocano come se avessero l’universo spalancato. La prima partita ha detto che la differenza già si nota. La regolarità di tanti risultati incerti si deve a questa realtà di fondo che pesa da subito. Perché è tanta, favorisce la logica stessa del calcio, per differenza di ricchezza ormai ben divisa in porzioni.
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Sconcerti: “Pioli e Inzaghi non hanno mai dibattuto, Sarri e Mou si: ecco perché”
Nella giornata un fenomeno strano è stato l’accettarsi come avversari diretti di Lazio e Roma. Sarri dice che se Mourinho arriva secondo ha fallito. Mourinho risponde che la Roma ha speso solo sette milioni di mercato contro 39. Non è mai così facile accettarsi. Pioli e Inzaghi non hanno mai dibattuto. Ognuno ha esplorato il proprio territorio. Questo salto di qualità rappresenta il tracciamento di una diversità, il riconoscimento un po’ peloso dell’avversario. Roma e Lazio giocano lo stesso campionato e si inseguono a vicenda. Non è solo una bandiera pigra, è una novità intellettuale profonda. Significa disporre della prima sfida, quella più interiore, la più ferina. Sinonimo di coscienza, di nessuna volontà di scappare. Vedremo. Ma l’inizio è già spettacolare. Vuol dire che la corsa è fatta di corsie interne, quelle viscerali e misteriose, però coniugate, non fuggite. Sinonimo di forza o di rabbia, certamente di spettacolo”, si legge.
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