- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Intervenuto ai microfoni di calciomercato.com, Mario Sconcerti ha parlato così della situazione in casa Inter:
"Premetto: non conosco i beni e le possibilità economiche di Suning. Però quando si arriva a questo punto è difficile tornare indietro. Questo famoso prestito da 250 milioni è fondamentale per chiudere la stagione. Ci sono sette stipendi arretrati, c’è la gestione ordinaria da tenere in conto. Quello che si sottolinea poco è che ai 651 milioni di debito oggi si sommerebbero altri 250 milioni, per un totale di circa 900 milioni di debito: siamo ben oltre la valutazione che Suning ha dato della società a Bc Partners. A questo punto mi sembra che l'unica strada sia quella di vendere".
E il futuro di Conte?
"Credo abbia ragione a chiedere alla società: e adesso che succede?".
Lo chiedo anch'io: resta all'Inter e o se ne va?
"Non lo so. Credo che stia bene all'Inter, ma sa anche quella che è la realtà dei fatti. Diciamo che è un anno zero per tutti. La Superlega ha dimostrato una disperazione generale allargata. Bisognerà vedere anche cosa faranno gli altri".
Intanto oggi Gravina dice: "Chi aderisce alla Superlega sarà escluso dal campionato". Ma come: e prima? Cioè lo dice adesso?
"La decisione di Gravina fa un po’ sorridere. E’ come se tu dicessi: se lo fai un’altra volta allora mi arrabbio sul serio. Diciamo che non è esattamente una gestione credibile della faccenda, si è voltato dall’altra parte".
Che dici dell'Atalanta che è scattata avanti?
"L’Atalanta merita di stare lì, dietro l'Inter. Ma se ci pensi è un po’ il riassunto del campionato. Arriverà presumibilmente seconda una squadra che non è mai stata in lotta veramente per lo scudetto. E pensa che l'Inter sono otto partite che gioca al minimo, questo ti dà l'idea generale del livello della Serie A. L’Inter è scusata perché ha vinto, ma le altre no. E te lo conferma il settimo posto della Roma, ormai concentrata sull'Europa League".
© RIPRODUZIONE RISERVATA