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Sconcerti: “Tavolo, che c’entra l’Inter? In 11 anni solo tre volte seconda quindi…”

Alessandro De Felice

Mario Sconcerti, nel suo spazio su Il Corriere della Sera, commenta così il “tavolo della pace” proposto dal presidente del Coni Gianni Petrucci: “Petrucci dice che non sarà un tavolo della pace perchè non ci sono guerre. Non...

Mario Sconcerti, nel suo spazio su Il Corriere della Sera, commenta così il "tavolo della pace" proposto dal presidente del Coni Gianni Petrucci:

"Petrucci dice che non sarà un tavolo della pace perchè non ci sono guerre. Non sarà una sede di giudizio perchè i giudizi sono già stati dati. Sappiamo tutto quello che non sarà questo tavolo, ma non il contrario. Forse Petrucci dovrebbe dircelo e soprattutto perchè solo pochi avranno posto a quel tavolo. Calciopoli, nella sua vastità, toglieva a tutti per prendere lei sola, è chiaramente una favola che il danneggiato sia stato solo l’Inter. Non potrebbe essere. Negli undici anni di Moggi e Giraudo alla Juve, l’Inter è arrivata solo tre volte seconda, cioè a distanza di lotta. Le altre è stata persa per strada. Una volta è arrivata ottava, una settima, una sesta, una quinta, due volte quarta, cioè molto lontano. In totale, in unidici campionati, non è mai arrivata davanti alla Juve. Sono stati 132 i punti complessivi di distacco. La Juve certamente brigava, probabilmente truffava sportivamente, ma la distanza tecnica era comunque evidente.

Ma se la Juve, come dicono i processi, ha commesso frode sportiva attraveerso un illecito strutturale, sono stati molti i campionati indecifrabili e molti i coinvolti che non hanno potuto mettere bocca. Se agisco su una partita, i danneggiati collaterali sono molti più di uno. Alcuni per la frode si salvano, altri retrocedono, altri perdono qualificazioni, almeno l’Inter ha avuto uno scudetto. Perchè allora chiamare solo pochissime società, le più importanti? Si cerca realtà o un’operazione d’immagine? Petrucci sta facendo qualcosa di profondamente audace, ai limiti del legale. Ha il dovere di dire perchè lo fa. E’ un esperimento? Un errore? Un tentativo ingenuo di fare propaganda? Io credo che il capo dello sport italiano avrebbe fatto meglio a chiedere prima al calcio come abbia potuto definirsi incompetente sulla rilettura di una sentenza emessa dal calcio stesso. Come può accadere? Era il pubblico ministero del governo del calcio che aveva avanzato proposte e conclusioni. E su richiesta della federcalcio. Come si può farlo lavorare fino ai limiti della prescrizione e poi dichiararsi incompetenti? E’ questo che causa la guerra attuale. Prometterà allora il Coni un nuovo giudizio che entri nel merito?"