Inter, lo scopritore di Lautaro: “Lui con Dybala? Dico sì. Aguero? Per me…”

Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Fabio Radaelli, l’uomo che nel 2014 ha portato Lautaro Martinez dal Liniers di Bahia Blanca al Racing, ha parlato così dell'attuale centravanti dell'Inter.

Lautaro ha dichiarato di voler restare all’Inter, c’è la possibilità di una coppia tutta argentina con Dybala. Le piacerebbe?

"Mi piace sempre vedere i giocatori bravi insieme, quindi sì. Ma oggi l’Inter ha altri ottimi attaccanti come Correa e Dzeko".

C’è chi lo paragona ad Aguero: è d’accordo?

"Hanno delle caratteristiche simili, entrambi riescono a unire tecnica e potenza. Credo che il Kun fosse più abile nei dribbling, mentre Lautaro ha più fiuto del gol in area di rigore".

Ricorda la prima volta che lo ha visto?

"Sì e ricordo chiaramente di essere rimasto subito colpito da questo ragazzo. L’allenamento è durato 30, 35 minuti e lui si è distinto dagli altri: è bastato poco per far capire di che livello fosse".

Era già un grande lavoratore?

"Solitamente gli attaccanti si allenavano 45 minuti prima di unirsi ai compagni, ma lui voleva rimanere lì anche se la seduta era terminata. Ogni volta bisognava spiegargli che stava iniziando l’allenamento con il gruppo".

Dove può migliorare ancora?

"C’è sempre da migliorare, a maggior ragione se si è molto giovani: con l’esperienza diventerà ancora più forte".

Forse un punto debole è la poca continuità: alterna momenti d’oro ad altri in cui non segna per diverso tempo.

"Fa parte della carriera di ogni calciatore, è una cosa logica. Gli attaccanti talvolta sembrano vivere in un incantesimo, sia quando segnano sempre sia quando le cose non vanno e non sembra esserci via d’uscita. L’importante è l’atteggiamento e Lautaro riesce sempre a uscire dai momenti negativi".