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Intervenuto ai microfoni di Europe 1, l'osservatore del Saint-Etienne Omar Da Fonseca ha raccontato un curioso retroscena riguardante Javier Pastore. Il club francese lo osservò e lo portò in Francia, ma poi lo scartò. Questo il racconto di Da Fonseca: "Era di proprietà di un club argentino di cui il Saint-Etienne era l'azionista principale e io andai a visionarlo. Fece 250 tunnel in una partita in cui lo osservai, e successivamente venne a Saint-Etienne. Rimase un po' più di un mese: allora facevamo fare tutti i test fisici. Durante il test di Cooper doveva fare più di 3000 metri: lui ne fece 2400 e vomitò. In velocità, invece, doveva fare 80 metri in 8 secondi, ma ne impiegò 11: i parametri sembravano far credere che non sarebbe potuto diventare un calciatore. Ma sapeva giocare a pallone, era magnifico. Facemmo un torneo ad Auxerre dove mettemmo dieci giocatori dietro e il solo Pastore davanti: trasformava tutto in oro. Era un vero fenomeno, eravamo nell'utopia totale del calcio. Mancava però di aggressività, giocava in smoking e ciò non corrispondeva al volere del club".
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