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“Scritture private mai depositate”: terremoto sulla Juventus, gli aggiornamenti sull’inchiesta

Marco Macca

La Juventus è finita nuovamente nell'occhio del ciclone. Come scrive la Gazzetta, il club bianconero è nel mirino della Guardia di Finanza

La Juventus è finita nuovamente nell'occhio del ciclone. Come scrive la Gazzetta dello Sport, il club bianconero è nel mirino della Guardia di Finanza per false comunicazioni e falso in bilancio:

"Il nuovo filone riguarda l’accordo per la riduzione degli stipendi che la Juventus raggiunse nel marzo 2020, con il campionato fermo per la pandemia: l’intesa prevedeva il taglio di 4 mensilità (da marzo a giugno) con un effetto positivo di 90 milioni sul bilancio 2019-2O. Secondo la ricostruzione dei pm di quei 90 milioni oltre 60 sono stati restituiti in seguito ai calciatori attraverso accordi privati. Dal lavoro di comparazione tra i documenti sequestrati in sede alla Juventus e i contratti depositati in Lega è emersa «l’esistenza di plurime scritture private - si legge nel decreto di perquisizione - variamente denominate inserite nell’ambito delle due manovre stipendi per gli esercizi 2019/2020 2020/21 e non depositate presso gli organi competenti». Tutto nasce da approfondimenti investigativi legati ai trasferimenti dei calciatori, che hanno portato alla luce delle anomalie. I nomi dei professionisti sono emersi dalla corrispondenza e dagli appunti di Gabasio. Le perquisizioni sono state fatte a Torino, Milano e Roma, in vari studi di legali a cui i giocatori si sono rivolti per le scritture private, tra cui la sede della World Soccer Agency di Alessandro Lucci, procuratore di Cuadrado, Bonucci e Kulusevski".