Tour de force per l'Inter che, dopo aver battuto l'Arsenal in Champions, domenica sera ospiterà il Napoli di Conte. Inzaghi sta facendo ruotare le forze tra campionato e Champions. Per puntare a tutto dovrà diventare più cinico


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Scudetto o Champions? L’Inter non sceglie. Più che la difesa un altro il problema da sistemare
"La finale di Champions ha dato consapevolezza all’Inter della propria forza spingendola a uno scudetto travolgente, e la somma dei due risultati ha alzato il livello delle aspettative. L’Inter corre per entrambi i traguardi, e Inzaghi ha accettato di pagare il prezzo connesso in termini di bellezza e funzionalità. Ragionando come se la stagione fosse un torneo unico di 50-55 giornate (il Mondiale per club non fa parte della programmazione), la cura maniacale del turnover — ben 16 giocatori di movimento nel range 1000/500 minuti — preserva la freschezza atletica prima del costume tattico. Il che espone l’Inter ad alcuni paradossi, come l’inedita fragilità in campionato (13 gol subiti) a fronte dell’impermeabilità in Champions (zero), dove pure ha affrontato Manchester City e Arsenal, e quest’ultimo in assetto difensivo da rotazioni spinte", scrive Repubblica.
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Una discrepanza che ha molto a che fare con la concentrazione, ma che all’alba di novembre vede comunque l’Inter in traiettoria ideale per arrivare fra le prime 8 guadagnando la qualificazione diretta agli ottavi e di conseguenza due settimane di “riposo”, bene inestimabile di questi tempi. Si è parlato tanto della difesa permeabile in campionato, a noi sembra più dannosa la svagatezza offensiva, ovvero la difficoltà a chiudere le partite attraverso un 5-2 alla Juve o un 2-0 al Venezia malgrado mille palle-gol", aggiunge il quotidiano.
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