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GdS – Scudetto, Milan 70% e Inter 30%. I motivi in queste cinque domande

Alessandro Cosattini

Milan 70%, Inter 30%. Sono le percentuali scudetto de La Gazzetta al termine della giornata di Serie A, a 180 minuti dalla fine del campionato

Milan 70%, Inter 30%. Sono le percentuali scudetto de La Gazzetta dello Sport al termine della giornata di Serie A, a 180 minuti dalla fine del campionato. Con in mezzo la finale di Coppa Italia contro la Juventus per i nerazzurri, in programma mercoledì allo stadio Olimpico. I motivi sono in questi cinque punti di cui parla oggi la rosea:

1) Un’altra giornata è andata, il traguardo è più vicino. A due partite dalla fine il successo di Verona fa salire le percentuali scudetto del Milan al 70 per cento, contro il 30 per cento che attribuiamo all’Inter. Ieri, prima del match del Bentegodi, avremmo detto 60-40. Il Milan è sempre più padrone del suo destino e capitano della sua anima, contro l’Hellas ha fatto il pieno di autostima. In 180 minuti possono succedere molte cose, in realtà sarà decisiva la prossima domenica: se il Milan non perderà contro l’Atalanta, avrà lo scudetto in tasca al 90 per cento, perché poi gli basterà battere il Sassuolo. In un arrivo alla pari, a quota 84, prevarrebbe il Milan per migliori scontri diretti.

2) L’Atalanta in corsa per l’Europa è l’unico vero ostacolo sulla strada del Milan. La squadra di Gasperini ha vinto a La Spezia, è settima in classifica, posizione che al momento vale la Conference League, e la Roma, finalista della prima edizione del nuovo trofeo, è la dimostrazione di come una euro-Coppa possa rendere grandiosa una stagione. L’Atalanta oggi sarebbe in Conference, ma corre per l’Europa League (il 5° posto è tre punti sopra) e a San Siro giocherà la sua solita partita sfrontata, alla Gasperini. Per il Milan sarà l’ultimo gran premio della montagna e sarà cruciale non perdere. All’ultima, tappa di pianura contro un Sassuolo ormai pacificato e pasciuto.

3) Il gol di Altare all’ultimo secondo potrebbe riverberarsi sulla corsa scudetto. Ieri sera verso le 20 il Cagliari a Salerno perdeva per 1-0 e penzolava nel vuoto, sopra lo sprofondo della Serie B. L’1-1 del difensore gli ha permesso di riaggrapparsi allo spuntone di una roccia. Non tutto è perduto, domenica sera, all’Unipol Domus, l’Inter troverà un avversario disposto a qualunque cosa. Tra le due squadre scorrono differenze abissali, però attenzione allo spirito di sopravvivenza del Cagliari. La trasferta in Sardegna potrebbe rivelarsi più complicata di quello che è. Poi in quale stato si presenterà la Samp a San Siro per l’ultima giornata, già salva o ancora a rischio?

4) L’1-3 di ieri sera a Verona rende più pesante per l’Inter la finale di Coppa Italia in programma mercoledì a Roma, un impegno due volte usurante perché l’avversario è la Juve e non c’è bisogno di aggiungere altro. Il Milan è più vicino allo scudetto e l’Inter non può permettersi di perdere la Coppa nazionale, perché rischierebbe di chiudere la stagione con la “bambolina” di consolazione della Supercoppa italiana vinta a gennaio. Dal Tripletino al mono-trofeo? Poco, quasi niente, in rapporto alle potenzialità e alle possibilità. La finale di dopodomani costerà molte energie psico-fisiche e potrebbe provocare strascichi nella trasferta di Cagliari.

5) Nella sfortuna di incrociare l’Atalanta euro-motivata alla penultima giornata, il Milan ha il vantaggio di aver appena scollinato un avversario similare. Il Verona è un duplicato dell’Atalanta, se guardiamo alla mentalità e a certi meccanismi di gioco, e al Milan basterà replicare la prestazione di ieri, riproporre certe soluzioni tecnico-tattiche, tipo Hernandez basculante tra esterno e interno. Magari servirà una maggiore attenzione alla fase difensiva, perché il pareggio potrebbe andare bene lo stesso, in previsione del match ball con il Sassuolo. L’Inter dovrà curare i dettagli della gestione psico-fisica post Coppa Italia: bene o male che vada a Roma, lì si nasconderanno le trappole", si legge.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)