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Riccardo Signori, giornalista di "Il Giornale", analizza così la sconfitta dell'Inter con la Lazio per 3 a 1.
"Che sventola! L’Inter scopre che Tyson Zarate fa male e l’Aquila fa danni. Grande Lazio, Inter da incubi. La sua difesa è il solito gruviera delle ultime partite. Il gioco della Lazio rintrona la squadra e rispedisce Benitez e i giocatori nell’inferno dei dubbi. Se questa è l’Inter che parte per mondiale, Moratti dovrà farsi più d’un segno di croce. Il campionato ieri sera ha detto due cose: la Lazio sarà osso duro per tutti. L’Inter, per ora, ha perso la corsa. Lazio in testa con il Milan, Inter sempre più lontana: al ritorno da Abu Dhabi potrebbe trovarsi a distanza siderale dai milanisti. Inter con poca testa, nel senso della concentrazione. Ma ormai con poca classe. Giocatori come marionette ammosciate: quando si sveglia uno, si addormentano gli altri. L’Inter è stata una mozzarellina, senza anima. Salvo risvegliarsi dopo aver subito la sventola fortunata di Biava e il 2-0 d’autore, venuto dalla bravura di Zarate e dall’unico intervento sfortunato di Natalino. Poteva essere un diluvio, Castellazzi ha aperto l’ombrello. L’Inter ha ricominciato a giocare calcio determinato nell’ultimo quarto d’ora: ne ha cavato il ritorno al gol di Pandev, una squadra più cattiva, un gioco più credibile. Ma è durato poco, la Lazio ha punito con Hernanes che, insieme a Zarate e Floccari, ha messo i nerazzurri in angoscia. Morale della storia: la Lazio ha vinto mostrando il meglio del repertorio, l’Inter ha perso mostrando il peggio. Erano sette anni che la Lazio non batteva l’Inter: anche le statistiche sanno dire qualcosa".
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