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SecoloXIX – Miha blinda Bogliasco per le spie di Mazzarri. La formazione anti-Inter…

Contro l’Inter e controspionaggio. C’è una sfida del campo che si gioca domani a San Siro ma c’è pure quella della strategia che si sta giocando da giorni tra Bogliasco e Appiano Gentile. Condiscono la vigilia presunte spie, presunti 007,...

Francesco Parrone

Contro l’Inter e controspionaggio. C’è una sfida del campo che si gioca domani a San Siro ma c’è pure quella della strategia che si sta giocando da giorni tra Bogliasco e Appiano Gentile. Condiscono la vigilia presunte spie, presunti 007, tifosi mai visti prima. Magari non è proprio materiale per una spy-story da John Le Carré ma di sicuro è divertente.Walter Mazzarri nell’intervista dell’altro giorno al Secolo XIX a domanda era stato chiaro: «Se invierò uno 007 a spiare la Sampdoria? Lo fanno tutti, solo che noi ne parliamo di meno...». Tradotto: lo invierà, così come fece l’anno scorso al Genoa quando il suo collaboratore, Claudio Nitti, fu trovato a Pegli. La risposta della Samp? Eccola. Ieri mattina SinisaMihajlovic, tecnico che si era presentato a Bogliasco affermando «non amo gli allenamenti chiusi», a sorpresa ha blindato la seduta del venerdì per lavorare su formazione e schemi al riparo da occhi indiscreti. Contro spionaggio? Forse sì. C’era qualcuno a osservare? Forse sì. Di sicuro le perlustrazioni nei boschi del Poggio stavolta non hanno sortito effetti.

Ma sospetti tanti. E qualche comica: un papà con passeggino è stato squadrato e risquadrato perché vagava su e giù lungo la strada del Poggio. «Sarà un papà vero? Ci sarà un bimbo là dentro? E perché va avanti e indietro e butta sempre l’occhio in campo?» si chiedevano due tifosi. «Ma figuratevi, è un papà vero» ha troncato un residente. Già, ma eraproprio un residente vero quello? Altri dubbi su uno scooterista con giacca rossa appostatosi proprio dove la strada della collina spalanca una visuale perfetta sul campo in mezzo ai boschi. «Macché spia, sono di passaggio, non si può neanche guardare!?» si è offeso il malcapitato alla domanda del cronista.

La sostanza è che la sindrome da spia ha aggiunto pepe a una sfida già bella piccante. C’è la prima dell’IndoInterdi Erick Thohir che vuole vincere davanti alle vecchie glorie; c’è il ritorno di Mihajlovic nello stadio che lo ha celebrato sia in campo sia in panchina come vice di Mancini; ci sono i tanti ex che si ritrovano con maglie invertite: da Mazzarri a Palombo, da Campagnaro a Icardi (che però non giocherà) a Castellazzi. E naturalmente ci sono i tre punti chetutti vogliono, la Samp per togliersi dalla zona bollente e l’Inter per non perdere il contatto con la zona Champions. Una gara così vale ben più di una spiata. E allora sotto col controspionaggio.

Stamattina Mihajlovic presenterà la sfida in conferenza stampa prima dell’allenamento di rifinitura che prenderà il via alle 11 e si concluderà all’ora di pranzo. Dopo, il serbo concederà pranzo e primo pomeriggio di libertà ai suoi ed è una delle tante novità della sua nuova gestione. Stare di più in famiglia, svagarsi prima dell’impegno è l’ennesima ricetta per mettere i giocatori nello stato d’animo migliore. La squadra si radunerà solo alle ore 17 per la partenza in pullman verso Milano. Rispetto ai lunghi (e noiosi) ritiri di Delio Rossi, è tutta un’altra vita e si spera si vedrà anche in campo.

Dal punto di vista tattico il tecnico dovrebbe avere le idee chiare e probabilmente pochi dubbi sulla formazione visto che le potenziali emergenze sembrano rientrate. Sia Nicola Pozzi che Andrea Costa, entrambi non al 100% giovedì, ieri si sono regolarmente allenati e sono stati schierati nella partitella (lo ha riferito un uccellino: con tutti quei boschi, ce ne sono tanti che cinguettano). Significa che, salvo scelte tecniche diverse, Pozzi dovrebbe partire di nuovo come punta centrale nel modulo 4-2-3-1 e Costa rifare il terzino sinistro come contro la Lazio. In caso contrario è pronto Vasco Regini mentre il sostituto eventuale di Pozzi è più Gabbiadini che l’acerbo Petagna. Per il resto i veri dubbi riguardano il peso offensivo che Mihajlovic vuole dare alla Samp. La tentazione, a quanto pare, è tra darne molto e moltissimo.

Il modulo prescelto è già di suo offensivo ma gli interpreti hanno caratteristiche molto sbilanciate: mancando Krsticicsqualificato, e rientrando sia Eder che Sansone, il trio dei rifinitori dietro Pozzi potrebbe essere Gabbiadini a destra, Soriano al centro ed Eder a sinistra. Significa quasi tre punte e mezzo. Troppo? Poco no di certo. A centrocampo difficili le sorprese: si dovrebbe ripartire da Obiang-Palombo. Così come in difesa: marcatori Gabbiadini-Mustafi, sulle fasce De Silvestri e Costa. A San Siro la Samp non vince da 17anni e per riuscirci contro l’Inter di Mazzarri, Mihajlovic sa che non si può andare in campo con il freno a mano. Quella nerazzurra è una squadra rodata, che tiene molto palla ed èspesso letale quando verticalizza all’improvviso lanciando Palacio.

L’unica arma per spaventarla è mettere pressione alla difesa a tre che dovrebbe avere Rolando, Jesus e Campagnaro, tre molossi non velocissimi. La velocità di Eder e Gabbiadini potrebbe servire. E il cinismo di Pozzi. La statistica, come detto, non sorride alla Samp: dopo l’exploit del dicembre 1996 (3-4 in rimonta), nei successivi 12 incontri il bilancio èstato di 7 successi interisti e 5 pareggi. La cosa buona è che questa è la sfida che non annoia mai. Si potrebbesuggerire di scommettere sull’Over visto che nei 56 precedenti sono 158 le reti totali: una media di quasi 3 a partita (2,82), è tra le più alte della Serie A. Per i bookmaker la vittoria della Samp è difficile (il 2, in media, è dato 8) mentre l’1 dell’Inter 1,40 e il pari 4,20. Ma se fosse così semplice indovinare e guadagnare, non ci sarebbe bisogno di spie né di giocare.