Quale percorso immagina per le italiane?
"Inter, Milan e Juventus hanno il dovere e le rose per ottenere la qualificazione diretta alla seconda fase. L’Atalanta avrà partite non semplici, ma può puntare in alto. Il Bologna potrà fare tesoro di questa esperienza e godersela. Per quanto riguarda le tre grandi storiche, l’Inter è una squadra matura e solida, il Milan ha il dna europeo e la Juve è andata molte volte vicina a rivincere la Champions. Nel momento in cui si è in grado di competere, la vittoria dipende dai dettagli. Per dare continuità ai risultati c’è bisogno di agevolare gli investimenti, semplificando anche le burocrazie che permettono alle squadre di dotarsi di infrastrutture che fanno la differenza in termini di fatturato. Tutte le parti interessate devono andare nella stessa direzione perché hanno l’interesse comune di far crescere il settore e generare un ritorno positivo dal punto di vista socio-economico”.
Mi dice un motivo per il quale ciascuna italiana può far bene in Champions e uno per cui può faticare? E l’obiettivo credibile di ciascuna di loro?
"L’Inter ha una rosa completa ed è un gruppo collaudato: sarà importante la continuità di risultati per poter sfruttare l’ampia rosa. Il Milan deve trovare un equilibrio: il suo percorso, nel bene o nel male, potrà dipendere da quando lo troverà. La Juve ha fatto un mercato importante. Se i nuovi riusciranno ad inserirsi rapidamente e confermare le aspettative potranno togliersi delle belle soddisfazioni, anche se magari servirà del tempo. L’Atalanta ha il vantaggio di avere un allenatore molto preparato. Non sarei stato sorpreso della chiamata di qualche squadra inglese dopo la vittoria in Europa League. L’Atalanta potrebbe faticare se non dimostra flessibilità tattica. Il Bologna, invece, non ha nulla da perdere".
Ha giocato e vinto la Champions con grandi cannonieri come Shevchenko e Inzaghi. A Lautaro manca la consacrazione europea per essere al livello dei più grandi?
"Lautaro è uno dei più forti attaccanti. Ha dato continuità alle sue prestazioni e continua a migliorarsi. Ma le vittorie arrivano sempre con la squadra. Anche i più grandi attaccanti, da soli, non hanno portato la Champions a casa".
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