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Il doppio ex Clarence Seedorf, ha parlato del derby di Milano alla vigilia della grande sfida tra Inter e Milan ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport. Milan da scudetto? Seedorf risponde così: "Il Milan deve sentirsi sempre da scudetto: dev’essere la normalità. Lo dicono anche gli altri campionati: nella Liga comanda l’Atletico, il Leicester sta facendo ancora quest’anno una grande stagione. Come può non essere ambizioso il Milan?".
Inter tra eliminazione nelle coppe e le vittorie su Fiorentina e Lazio: "Le grandi squadre devono essere pronte a stare dentro a tutto. Può essere un vantaggio dal punto di vista fisico, gestisci meglio il recupero dei giocatori, ma non è detto: se sei abituato a giocare ogni tre giorni, mentalmente resti sempre “acceso”. Il Bayern che di solito vince il campionato a gennaio a volte non è arrivato in fondo in Champions. L’Inter è stata seconda per tutto il campionato e ora è prima: è la foto di una squadra che ha trovato continuità di risultati per tutta la stagione".
Milan e Inter troppo “aggrappate” a Ibra e Lukaku?
"Qualità personali e rendimento: è naturale un po’ di dipendenza mentale. Ma le squadre hanno un modo di giocare consolidato e si è visto anche senza di loro, che sono il ritocco che le rende migliori. Scontro in Coppia Italia? Spero abbiano riflettuto: sono due giganti del calcio, hanno la responsabilità di promuoverlo nel modo migliore".
Un centrocampo con Eriksen e senza Vidal: Conte ha saputo “correggersi”?
"Essere flessibile è necessario per un allenatore esperto come Conte, in una squadra importante come l’Inter. Di Eriksen avevo detto mesi fa che serviva pazienza: a tanti giocatori importanti è stato necessario avere tempo. Certo, poter decidere di volta in volta se utilizzare uno così è un bel problema: di lusso".
Barella è già il miglior centrocampista italiano? E per Tonali le tante aspettative sono diventate troppe pressioni?
"Barella è fra quelli più in forma: per dire migliore va visto il rendimento di tutto un anno, se non di anni. Per Tonali forse le due cose hanno finito per coincidere: è molto giovane, gli serve tempo anche per trovare un proprio equilibrio".
L’Inter deve pensare alla successione di Handanovic?
"Io vedo Buffon giocare ancora, e bene... Le grandi squadre devono avere un secondo portiere che è un primo, ma l’età è solo un numero: finché ha motivazioni e fisicamente sta bene, l’Inter deve tenerselo stretto".
Come può vincere questo derby il Milan e come l’Inter?
"Magari decide un episodio, ma i derby si vincono mantenendo l’equilibrio emozionale, con il coraggio e la personalità che servono per imporre il proprio gioco e la propria strategia. E godendosi una partita così, essendo felici di giocarla».
Quanto le difficoltà di Suning possono limitare quello dell’Inter?
"Suning è un gruppo serio: a quanto sento vuole vendere, ma non ha abbandonato l’Inter. Altrimenti i risultati ne avrebbero risentito".
(L'intervista integrale nell'edizione cartaceo de' La Gazzetta dello Sport)
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