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Seedorf: “Lukaku ha sbagliato ad andare via. Lautaro vale Messi per l’Inter, Onana forte”

Andrea Della Sala

Intervistato da La Gazzetta dello Sport l'ex centrocampista di Inter e Milan ed ex tecnico del Camerun ha parlato anche dei nerazzurri

Intervistato da La Gazzetta dello Sport l'ex centrocampista di Inter e Milan ed ex tecnico del Camerun ha parlato anche della lotta in A, ma anche di Lukaku e Lautaro:

Che effetto avrà il Mondiale sulla Serie A?

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«Non immagino stravolgimenti. Sarà un impatto inferiore rispetto a quello del campionato sul Mondiale. Le favorite si sono preparate in fretta e al via hanno faticato Germania, Belgio e Argentina».

Quindi Napoli favorito?

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«Merita di stare lì, il miglior calcio è il suo. La sfida è confermare la crescita. Stare davanti è più duro che rimontare, vedremo se avrà testa per reggere».

E allora, il Milan ha chance?

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«Il Milan ha più abitudine a giocare partite importanti ed è solido. Io credo che accorcerà le distanze. La fortuna del Milan è aver ristabilito, soprattutto con Maldini, una cultura vincente».

La Juve è un caso a parte. La rivoluzione societaria può far saltare gli equilibri?

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«Oggi nel calcio ci sono tanti ragazzi e meno uomini. La Juventus, se ha uomini nello spogliatoio o se l’allenatore sarà capace di renderli tali, potrà resistere a qualsiasi sconvolgimento. Anzi, tutto questo può diventare una motivazione».

Inter: spendiamo due parole per Lautaro e per Onana, che lei ha allenato nel Camerun?

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«Lautaro è un grande giocatore ma non paragoniamo il ruolo che ha nell’Argentina e nell’Inter. In nerazzurro ha quasi il peso di Messi in nazionale. Crescerà ancora e al Mondiale 2026 farà molto bene».

Onana?

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«Un grandissimo portiere, un uomo intelligente, curioso, che si interessa, si espone. Io credo tornerà a giocare con la nazionale».

È stato un errore riprendere Lukaku?

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«Credo abbia sbagliato Lukaku ad andare via. Se stai bene, perché andare al Chelsea? I soldi sono la risposta più scontata ma non sempre devono avere la priorità: anche questo è uno dei motivi per cui oggi ci sono meno giocatori top. Io, comunque, gli auguro di ritrovare la magia».