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Le nostre squadre possono arrivare in fondo?
«L’Inter è la più attrezzata, ma anche Milan e Juve. E l’Atalanta in Europa è un pericolo per tutti. Le distanze tra i club si sono assottigliate. La differenza la fa la resilienza: far durare il meno possibile i momenti negativi e colpire al momento giusto. Come il Dortmund nella scorsa edizione della Champions».
Come sta il calcio italiano?
«A livello di Nazionale, l’Europeo ha indicato che c’è tanto lavoro da fare ma il materiale umano è molto buono, a partire da Spalletti. Poi Donnarumma, Calafiori, Barella. A livello di club, bisogna riconfermarsi dopo gli exploit di Inter ed Atalanta. I tifosi italiani riempiono gli stadi. È un dovere offrire loro uno spettacolo degno».
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