L'edizione odierna del Corriere dello Sport analizza la gara tra Inter e Bologna e spiega come la squadra di Mancini, inizialmente, appariva come intrappolata nella ragnatela dei felsinei:
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Sembrava una serata storta. Poi l’Inter scopre il nuovo schema…
L’edizione odierna del Corriere dello Sport analizza la gara tra Inter e Bologna e spiega come la squadra di Mancini, inizialmente, appariva come intrappolata nella ragnatela dei felsinei: LUNA STORTA – “E dire che la serata era...
LUNA STORTA - "E dire che la serata era cominciata sotto la luna storta, con il sospetto di una macumba ai due centravanti. Passano infatti pochi minuti e Icardi e Destro cadono a terra, infilzati dagli aghi della malasorte. Distorsione al ginocchio per l'argentino, distorsione al piede destro - scusate il bisticcio - per Destro, ma si teme la frattura di un dito. Escono tutti e due zoppicando. Roba da maledizione della settima luna. Mancini non cambia, inserisce Kondogbia a fare il mediano (e il francese fino all'errore che darà il via libera al gol di Brienza sarà il migliore in campo), avanza Brozovic nel tridente, sposta Eder prima punta. Meno tortuoso Donadoni: entra Floccari, finita là".
LO SCHEMA DA CALCIO D'ANGOLO - "Il primo tempo evidenzia l'incapacità dell'Inter di trovare soluzioni offensive attraverso il gioco. La qualità non basta, il Bologna è solido. I nerazzurri collezionano angoli (8), prendono un palo con Ljajic (iniziativa personale, tiro dal limite), ma vengono inevitabilmente rimpallati dal muro difensivo del Bologna, dove la coppia di over 30 Gastaldello-Maietta conferma di essere tra le più in forma del campionato. In tribuna i due ct di Italia e Brasile, Conte e Dunga, chiacchierano fitto, due file più in là Thohir e il candidato sindaco di Milano, Sala, tengono gli occhi fissi su una partita che stenta a decollare. Nella ripresa Mancini inverte i terzini (Nagatomo va a destra, D'Ambrosio si sposta a sinistra), ma soprattutto inserisce Palacio, e l'argentino - a 34 anni - toglie pesantezza all'attacco. Il resto viene da sè. L'Inter scopre lo schema da calcio d'angolo, il Bologna si scopre improvvisamente fragile e sprovveduto".
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