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L'ex centrocampista del Chievo, Franco Semioli, dalle pagine de L'Arena ha commentato la sfida di domenica sera tra la nuova Inter di Frank De Boer e la squadra scaligera: "Non so se l’aver cambiato da poco allenatore sia un vantaggio per il Chievo. Quando ci sono queste rivoluzioni il giocatore è particolarmente stimolato a riconquistarsi la fiducia, vuole mettersi in mostra, anche inconsciamente dà qualcosa in più. Può essere un’arma a doppio taglio per il Chievo, ma credo che la squadra tutto questo l’abbia già messo in preventivo".
L’estate dell’Inter resta anomala, ai limiti del paradosso: "Certe cose non le concepisco", ammette Semioli.
"Dal momento in cui si decide di partire con una conduzione tecnica si va avanti per quella strada. Voltare pagina di punto in bianco e cancellare tutto in un attimo non ha senso, soprattutto dopo aver cominciato la preparazione. Spesso e volentieri l’Inter dà l’impressione di essere l’eterna incompiuta, a parte il triplete con Mourinho negli ultimi anni di sicuro ha raccolto molto meno di quanto avrebbe immaginato".
Addentrarsi nei pronostici non è facile. "La prima giornata è staccata dalle altre", la
fotografia di Semioli. "Lo fu quella del 2004 e sarà così pure domenica. Io mi aspetto un’Inter parecchio desiderosa di partire col piede giusto e un Chievo come ai miei tempi. Quindi solido, concentrato, deciso, in cui ognuno sa per filo e per segno come muoversi.
Prevedo una gara tosta, anche bella. L’Inter ha tanti grandi giocatori, il Chievo sarà sempre difficilissimo da battere per tutti, pieno di energia e capace di far male. C’è l’impronta forte del club e la cultura del lavoro come sfondo. Per questo farà il suo dovere anche quest’anno. Anche contro l’Inter. Proprio come 12 anni fa".
(Fonte: Alessandro De Pietro, L'Arena 17/08/16)
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