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Sensi: «Il mio colpo di fortuna a Cesena, ero già  ceduto, poi…»

Lorenzo Roca

Il giovane giocatore del Cesena Stefano Sensi, sui taccuini dell’Inter, parla del suo passato e del suo futuro: «Ero del Cesena, mi chiamarono in ritiro e manco me lo aspettavo. Mi dicevo: tre settimane di agonia e poi andrò via, il più...

Il giovane giocatore del Cesena Stefano Sensi, sui taccuini dell'Inter, parla del suo passato e del suo futuro: «Ero del Cesena, mi chiamarono in ritiro e manco me lo aspettavo. Mi dicevo: tre settimane di agonia e poi andrò via, il più presto possibile. Però fin dal primo minuto ho cominciato a dare il massimo. E la leggenda che gira è che dopo un paio di allenamenti il mister è andato dal ds per bloccare la mia cessione. Sì, grazie a lui ho avuto fiducia. Ma i due anni in prestito a San Marino sono stati fondamentali. Passare da uno spogliatoio della Primavera a uno dove i 3 punti contano davvero, con gente che è da 10-15 anni in Lega Pro, ti fa capire cosa vuole dire giocare a calcio. Io poi sono uno che quando perde, e a San Marino abbiamo perso tanto, non dorme. E così sono cresciuto, mi sono abituato a prendere responsabilità. Avevo perso un po’ di cattiveria. Poi Drago ha iniziato a spronarmi, mi sono rivisto e ho notato che aveva ragione. Dopo ogni gara mi faccio mettere il video su una chiavetta usb e me li riguardo. Solo così capisci quando fai le scelte giuste o no. Somiglio a Verratti? Mi creda: mi rivedo solo in me stesso. Non sono un giocatore affermato, ma lavoro per arrivare a quel livello. Centrocampo ideale? Iniesta, innanzitutto. E poi Verratti, che può giocare da mezz’ala con me. E se ci riuscirò, a giocare con lui, sarà un onore».