La fuga dall’Italia di diversi giocatori prima della sfida contro la Lituania non è andata giù al ct Roberto Mancini. Otto azzurri, per un motivo o per l’altro, non erano disponibili. E oggi La Repubblica torna sulla assenze, anche su quella del centrocampista dell’Inter Stefano Sensi.
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Inter, Sensi e l’onestà poco apprezzata da Mancini: è andata così
La Repubblica torna sullo stop in Nazionale del centrocampista nerazzurro, candidato a giocare dal 1' con la Samp
“Nelle chat dei calciatori, la parola più usata è "stress". Psichico, fisico: gli eroi di Wembley sono stanchi, scarichi. I pochi allenamenti nelle gambe, gli impegni ravvicinati, il fastidio di non aver trovato spazio: tanti hanno dovuto (o voluto) rinunciare alla terza partita in una settimana con l’Italia. Immobile ha ottenuto di tornare a Formello dopo due partite da titolare. Come Verratti. Pellegrini è rincasato per un fastidiuccio dopo la panchina con la Svizzera. Zaniolo si è spaventato per un colpo sopra al ginocchio operato e ha chiesto l’esenzione dall’ultima, pur restando in ritiro, Emerson era stanco. Ma saranno tutti regolarmente in campo nel weekend. Come Sensi, che l’ha scritto sui social: «Non è nulla, ci vediamo domenica allo stadio», scriveva, dando appuntamento per Samp-Inter. Onestà poco apprezzata dal ct Mancini”, si legge.
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