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Sentenza Calciopoli, da Giraudo “piena adesione a progetto criminoso di Moggi”

“Piena adesione al progetto criminoso ideato e diretto da Luciano Moggi”. Questa la motivazione con cui la quarta sezione della Corte di Appello di Napoli ha emesso la sentenza di condanna a un anno e otto mesi per associazione a...

Alessandro De Felice

"Piena adesione al progetto criminoso ideato e diretto da Luciano Moggi". Questa la motivazione con cui la quarta sezione della Corte di Appello di Napoli ha emesso la sentenza di condanna a un anno e otto mesi per associazione a delinquere per l'ex ad della Juventus Antonio Giraudo nell'ambito del processo Calciopoli, arrivata a dicembre.

Secondo i giudici, ''va affermata la penale responsabilità di Giraudo quale mero concorrente nel reato''.

"La duplice veste di consigliere federale e di dirigente di un club tra i più importanti e blasonati, per storia e prestigio acquisito nelle competizioni attribuiva all'imputato una particolare visibilità cui si accompagnava un concreto potere decisionale non solo nell'ambito proprio della squadra ma anche nelle questioni e relazioni esterne. Ne costituisce riprova il rilevante ascendente esercitato nei rapporti con il vice della FIGC, ben visibile nell'atteggiamento assunto nei confronti del presidente della Lazio Lotito , del quale decideva proprio assieme a Mazzini l'allontanamento dal gruppo di potere che aveva consentito la riconferma di Carraro; la deferenza manifestatagli in numerose occasioni dallo stesso Mazzini, da Lanese e dal designatore Bergamo; l'ostracismo subito da Zeman ,anche per suo volere ; la diretta ingerenza nella vicenda di salvataggio della Fiorentina; l'incisività dell'apporto per la nomina dei designatori'', si legge nelle motivazioni depositate oggi.

I magistrati, tra l'altro, parlano di "continuità di incontri con i referenti istituzionali nelle occasioni in cui avveniva la condivisa manomissione delle sorti del campionato attraverso la predeterminazione delle griglie arbitrali".