Che ragazzo era fuori dal campo?
«Amava ridere e divertirsi stando in compagnia. Fare gruppo. Era semplice e gioviale. Aveva le stigmate da fenomeno, ma non le faceva pesare come altri con atteggiamenti di un certo tipo. Era una persona del popolo, ma un fuoriclasse in campo».
Il primo ricordo di Andy?
«Al termine del primo giorno di ritiro estivo a Varese, dopo cena, lui e Lothar Matthaus mi invitarono in camera per conoscerci meglio. Non ci capivamo perché non parlavamo la stessa lingua, ma dall’armadio tirarono fuori una serie di barattoli di birra e iniziammo a socializzare».
Serena, si può dire che lei sia stato fortunato con i terzini sinistri...
«Sì, non ho giocato con Facchetti o Nilton Santos, poi c’è stato Roberto Carlos, però io ho avuto il piacere e la fortuna di giocare con Cabrini, Brehme e Maldini, tre nell’Olimpo del calcio».
©Riproduzione riservata
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA