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Chi può impensierire Osimhen e compagni?
«Le solite tre grandi del nord. La Juventus non tanto per la campagna acquisti visto che per ora di nuovo c’è solo Weah. Ma perché non avrà impegni nelle coppe europee, quindi potrà allenarsi in maniera intensa pensando solo al campionato. Esistono ancora molte caselle da riempire. Arriverà Berardi? Pogba recupererà? Ma l’attacco con Chiesa, Vlahovic, Milik e Kean è fortissimo. E a centrocampo Fagioli è davvero bravo, con un anno di esperienza in più e quindi maggiore convinzione».
L’Inter ha perso molto in attacco?
«Sì, soprattutto in fase realizzativa. Thuram nasce come ala destra, ma sotto porta deve migliorare molto: le deviazioni in area, i rimpalli fortuiti, il colpo di testa e tutto l’armamentario di un vero bomber. Arnautovic è tutto da verificare anche se non condivido le critiche per il numero esiguo di presenze dell’austriaco in Champions. Quando hai giocato 108 volte con la tua nazionale, conosci bene certe atmosfere. Capita di essere fortunati quando peschi come rimedio dopo qualche affare sfumato. Andò così con Ramon Diaz acquistato al posto di Rabah Madjer fermato dalle visite mediche nel 1988. Poi Diaz fece cose discrete in coppia col numero 11 di quell’Inter. Però non dimentichiamo che l’Inter ha il miglior centrocampo del campionato, a maggior ragione dopo l’innesto di Frattesi».
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