Intervenuto ai microfoni di TuttoJuve, Aldo Serena, doppio ex di Inter e Juventus, ha parlato così in vista della sfida di domenica sera: "Questo è un incontro che riserva sempre alti contenuti tecnici, fisici ed anche emotivi. Ciò che non è mai venuto a mancare, anche se a volte non è stata bellissima da vedere, è lo spettacolo, perché sono sempre state sfide combattute. I due allenatori hanno portato pragmatismo, specialmente la Juventus che è più organizzata dal punto di vista difensivo ed è meno frivola. Con Inzaghi, invece, l'Inter è più votata all'attacco, ma non credo giocherà come con lo Sheriff. Me l'aspetto più equilibrata, per questo cercherà di non concedere spazi agli avversari".
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Serena: “Inter-Juve da tripla. Dzeko si è ambientato bene, è molto intelligente”
Le parole del doppio ex: "Questo è un incontro che riserva sempre alti contenuti tecnici, fisici ed anche emotivi. Ciò che non è mai venuto a mancare"
Come è cambiata l'Inter rispetto all'anno scorso?
"Rispetto alla passata stagione, riesce ad avere con più facilità le occasioni ma al contrario gli avversari riescono ad approfittare degli spazi lasciati vuoti. E a campo aperto, giocatori esperti come Skriniar, de Vrij, Bastoni e anche Dimarco vanno in difficoltà. Questi sono difensori molto forti se coperti, altrimenti rischiano di non proteggere a sufficienza la propria retroguardia. Però le definitive valutazioni dovranno esser fatte più avanti".
C'è un dato, poi, che balza all'occhio: l'Inter ha segnato quasi il doppio dei gol della Juventus. Mai c'era stata tutta questa differenza.
"E' vero, ma la Juve doveva ricostruire un atteggiamento e un meccanismo di salvaguardia della propria porta. Allegri ha lavorato in tal senso, i risultati si vedono. L'idea era chiara da parte della dirigenza, ovvero di ritrovare compattezza e solidità con un allenatore storico dell'ambiente bianconero. Per questo ad oggi è normale avere questi numeri. L'Inter, al contrario di Conte, come dicevo accompagna l'azione offensiva con tanti giocatori".
Bisogna credere alla rimonta della Juve? Rispetto al 2015, i punti ottenuti all'ottava giornata sono di più.
"Sei anni fa c'erano meno squadre, oggi invece tutti possono portare via dei punti preziosi. Se ci fosse il deserto tra Napoli e Juventus sarebbe ancor più difficile, poi i partenopei non credo riusciranno a vincerle tutte. La squadra di Spalletti ha trovato un grande equilibrio, Osimhen poi è davvero bravo a mettere in difficoltà chiunque. Però fino ad oggi ha incontrato solo una pretendente al titolo, vedremo un po' come andrà a finire".
In genere era lo scontro tra Ronaldo e Lukaku, oggi invece quali giocatori ti aspetti di più?
"Direi Chiesa da una parte per la convinzione con cui gioca, per me col tempo potrebbe spostarsi più centralmente e avere così più occasioni per tirare in porta. Federico in questa posizione potrebbe incidere di più, per questo me lo aspetterò più punta e più in alto nella classifica cannonieri. E dall'altra penso a Dzeko, che si è ambientato bene, esperto e molto intelligente, la cui età è un punto di domanda e questo un po' lo condizionerebbe sotto il punto di vista della continuità. D'altronde c'è anche Lautaro, che lotta e garantisce grande pericolosità lì davanti".
E' difficile fare un pronostico?
"Sì, perchè sono rimasto legato ad entrambe le squadre. Per me è una partita da tripla".
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