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Foto: Mediaset
Aldo Serena, ex attaccante sia dell'Inter che del Torino, in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport ha parlato del match in porgramma domani a San Siro: "Per i nerazzurri è sfida delicata, tre sconfitte in cinque partite hanno dato il via alle critiche e il campionato ora propone una partita tosta. L'Inter non è abituata a questo tipo di difficoltà, a queste sconfitte ravvicinate: l'ambiente ne soffre. Io che ci sono passato so bene cosa significhi per una squadra da scudetto avere addosso la pressione della tifoseria, percepirne la delusione".
Simone Inzaghi è a rischio esonero?
"No, non credo perché può contare sulla stima di Marotta. Chiaro, adesso per l'allenatore i margini di errore si sono ridotti, è chiamato a scelte azzeccate".
Ha sbagliato molto in quest'ultimo periodo?
"Beh, chi fa rischia sempre di sbagliare. Ripeto, la sfida di domani è assai delicata, complicata, però Simone è un tecnico ormai esperto, navigato. Ha tutto per uscirne indenne rilanciando la sua squadra".
Mancherà il confronto diretto con Juric, costretto a seguire da casa.
"E questo è un punto a favore dell'Inter o a sfavore del Toro, se preferite: Juric è un allenatore che guida i suoi uomini passo passo. Si fa ascoltare, partecipa alla manovra quasi fisicamente, detta i passaggi, gli spostamenti. Insomma, il Toro perde tanto a non averlo a bordo campo".
Però è un Toro galvanizzato dall'avvio sprint.
"Sì, è aggressivo, ben organizzato, tosto, nonostante abbia cambiato molti giocatori".
Se sbancasse San Siro, Juric si ritroverebbe alla pari con Gasp, almeno per poche ore...
"Senza dubbio a Milano arriva un Toro molto carico. Qualcuno ha voluto sottolineare che finora ha battuto le neo promosse, ma vincere a Monza alla prima giornata in un ambiente euforico per lo storico debutto è stata una immediata dimostrazione di forza anche mentale".
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