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L'Inter arriva al derby di domenica sera a San Siro favorita rispetto al Milan. Questione di risultati e di classifica. Si sa, però, che i derby sono tutt'altro che prevedibili. Partite per natura estremamente intense e oscure in quanto a previsioni. Un concetto espresso anche da Aldo Serena, doppio ex della sfida, che a TMW Radio ha detto:
SITUAZIONE DELLE DUE SQUADRE - "L’Inter si presenta con una classifica strepitosa anche in relazione alle aspettative di inizio stagione. Sono arrivati calciatori funzionali al gioco di Spalletti ma non proprio prime scelte. Eppure con il carattere, la determinazione e magari un po’ di fortuna è riuscita a mettere su parecchi punti. La squadra di Montella forse ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Sono stati presi tanti nuovi giocatori, molti giovani che, non sempre, hanno mostrato continuità di rendimento".
FAVORITA - "L’Inter per la classifica e per il rendimento della difesa a cui Spalletti ha lavorato molto. Mancano certamente velocità e intensità nella manovra, ma la quadratura c’è. Il Milan arriva da un periodo negativo e anche un po’ sfortunato. I giovani Conti, Kessie, André Silva e Cutrone sono interessanti e di grande prospettiva. Serve quel tempo che purtroppo nelle grandi squadre difficilmente si riesce ad avere. C’è fretta di ottenere risultati e, nel caso del Milan, ancora di più considerato che questi sono strettamente legati all’aspetto economico. Non dovesse centrare la zona Champions sarebbe un gran problema. Detto questo continuerei con Montella anche in caso di ko nel derby. Vincenzo è un grande conoscitore di calcio, cambia in base al suo avversario e si relaziona bene con i giocatori. Credo che alla lunga i valori del Milan verranno fuori".
PORTIERI - "Vivono momenti di vita diversi. Handanovic è un ultratrentenne nel pieno della sua realizzazione ed esperienza. Non ha fatto quanto avrebbe voluto, manca il confronto con la Champions, ma con le sue parate ha scritto un pezzo di storia dell’Inter. Donnarumma è un talento emergente che prenderà lo scettro di Buffon quando Gigi lascerà il calcio giocato. Il suo livello non si discute".
RICORDI - "Parto dal secondo che è il derby della stagione 1989/90 perso 3-0. Mi ha lasciato una sensazione negativa perché avevamo cercato di giocare alti come il Milan di Sacchi. Ricordo che facemmo bene per 25 minuti, poi ce ne fecero tre. Il derby più bello è stato senza dubbi il primo che ho giocato: vincemmo 1-0 con gol di Oriali. Io entrai alla fine e correre su quel prato a 21 anni fu un’esperienza unica".
(Fonte: TMW Radio)
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