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Serena: “Mi aspettavo di più da WM, ET ha proseguito scia MM. Derby? Sta meglio il Milan”

Il doppio ex di Inter e Milan, Aldo Serena, intervistato dal Corriere dello Sport, prova ad analizzare il prossimo derby, in programma domenica 23 novembre: “Se mi ricordo un derby così dimesso?Mi viene in mente la sfida dei ritorno del...

Riccardo Fusato

Il doppio ex di Inter e Milan, Aldo Serena, intervistato dal Corriere dello Sport, prova ad analizzare il prossimo derby, in programma domenica 23 novembre: "Se mi ricordo un derby così dimesso?Mi viene in mente la sfida dei ritorno del campionato 1983/84, che poi finì 0-0. Io giocavo nell’Inter ed eravamo qualche punto avanti rispetto al Milan, ma comunque lontani dalla Juventus, che poi vinse il campionato, e dalla Roma che arrivò seconda. Erano tempi diversi dagli attuali. Come si è arrivati a questo? Entrambe le società hanno cambiato politica, nel senso che si pensa innanzitutto a far quadrare i bilanci e poi a rafforzare la squadra. Il problema è che i tifosi, sia di Milan sia di Inter, erano abituati in modo diverso, vale a dire a veder arrivare sempre vagonate di campionati. Ecco perché è più difficile da accettare.

In casa nerazzurra il processo era già cominciato negli ultimi anni di Moratti, che poi infatti ha venduto. Con Thohir si è soltanto accentuato. Dal club rossonero, invece, il segnale è arrivato nell’estate in cui sono state ceduti Ibrahimovic e Thiago Silva. Anche le strutture delle due società probabilmente hanno faticato ad adeguarsi alla nuova realtà. Invece di cambiare mentalità, si è preferito adattarla alla differente situazione.

Mi viene in mente un esempio, a proposito degli allenatori. Con meno campioni e più giovani da far crescere, si dovrebbe puntare su tecnici più portati a insegnare piuttosto che a gestire lo spogliatoio.

Chi sta meglio? Forse il Milan, che in generale ha mostrato maggiore compattezza. L’Inter, invece, ha sempre vissuto su un equilibrio precario e non ha avuto continuità nemmeno nell’arco dei 90’. Peraltro, sarei più indulgente nei confronti di Inzaghi, che è alle prime armi come allenatore e che ha scelto di mettere le sue grandi motivazioni a servizio del gruppo. Ha dato entusiasmo, ma ora serve la verifica del gioco.

Da Mazzarri, invece, mi aspettavo di più, tenuto conto dell’esperienza e del fatto che è alla seconda stagione sulla panchina nerazzurra. Invece, sia lui sia la società sono andati a scontrarsi con le tensioni di San Siro nei confronti del tecnico. Cosa fare per risalire? Inzaghi deve sfruttare al meglio la settimana libera da impegni internazionali per costruire al meglio il suo impianto. Mazzarri deve trovare la quadratura a centrocampo, visto che uno dei nodi è la convivenza tra Hernanes e Kovacic"