Dove lo hai conosciuto e che carattere aveva?
—«L’ho conosciuto in Nazionale, non abbiamo mai giocato insieme nello stesso club. Era un ragazzo introverso e timido, ma capace di grandi slanci di generosità quando capiva di potersi fidare di chi gli stava accanto».
Una caratteristica degli uomini del sud, soprattutto quando emigrano al nord...
—«Ma Totò è riuscito a imporsi a Torino con la Juve e a Milano con l’Inter con la forza del suo talento eccezionale e di una grande umanità. Era impossibile non voler bene a uno come Schillaci».
Un aneddoto da... spogliatoio?
—«Anche in Nazionale la goliardia era all’ordine del giorno. Totò aveva un feeling particolare con Tacconi che era suo compagno di squadra nella Juve. Da Stefano accettava qualsiasi scherzo...».
(Fonte: Il Giornale)
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