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Serena: “Scudetto dei Record? Cavalcata unica. Matteoli quello con più classe”

Marco Astori

Le parole dell'ex nerazzurro: "Che calciatore sono stato? Direi particolare, il colpo di testa è stato il mio pezzo forte"

Intervenuto ai microfoni del MatchDay Programme di Inter-Viktoria Plzen, Aldo Serena, ex centravanti nerazzurro, ha ripercorso così la sua esperienza in nerazzurro: "Se chiudo gli occhi la partita che mi viene in mente è Inter-Atalanta 7-2, stagioni 89/90. Sono riuscito ad entrare in quasi tutti i goal con assist, la rete segnata, il rigore procurato e il velo per Klinsmann, è stato incredibile. Che calciatore sono stato? Direi particolare, il colpo di testa è stato il mio pezzo forte e poteva condizionare anche il gioco della squadra perché anche in fase di costruzione riuscivo a scaricare per i miei compagni palloni importanti come in quell’Inter-Atalanta.

Da piccolo giocavo a basket quindi il salto per me era una cosa naturale. Il goal più emozionante è stato il primo, avevo 18 anni e l’ho segnato all’esordio contro la Lazio, con un tiro di sinistro su cross di Adriano Fedele, il mio primo in serie A a San Siro, non potevo desiderare di più. Il compagno con più classe? Matteoli, aveva tecnica ed è stato l'ago della bilancia del nostro scudetto 88/89, dava equilibrio alla squadra soprattutto nella fase di costruzione. Il più simpatico? Berti! La stagione dello scudetto dei record la squadra era stata rinnovata per quasi metà con cinque nuovi giocatori di movimento, ma ha trovato subito un equilibrio molto forte con un centrocampo che sapeva interdire e allo stesso tempo costruire nella fase offensiva, era una squadra partita così così che poi ha rodato bene e ha fatto una cavalcata unica e irripetibile".