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Serena: “Skriniar una montagna, Bastoni segreto dell’Inter. E su Onana…”

Marco Astori

Così l'ex centravanti: "Personalmente penso che non sia facile trovare uno come De Vrij, io me lo terrei stretto"

Aldo Serena, nel corso della lunga intervista concessa ai microfoni di Tuttosport in vista del derby di sabato sera, si è concentrato anche sulle difese di Inter e Milan.

Da bomber navigato, quale portiere avrebbe messo più in soggezione Aldo Serena?

«Per le mie caratteristiche, ovvero bravo nel gioco aereo, probabilmente Maignan: il francese è coraggioso, non ha paura di uscire. Handanovic, però, rimane probabilmente più bravo fra i pali».

Giusta la scelta della dirigenza nerazzurra di affiancare Onana ad Handanovic nella prossima stagione?

«Mi ricordo il dualismo Bordon-Zenga: Ivano era reduce da 12-13 stagioni da titolare, condivise con Walter l'annata '82-83, poi giustamente Zenga spiccò il volo. Mi pare che l'Inter di oggi voglia fare lo stesso e condivido. Handanovic è una persona intelligente, secondo me aiuterà Onana ad inserirsi».

Tornando al Serena centravanti, da chi non avrebbe voluto essere marcato fra Tomori e Skriniar?

«Sicuramente Skriniar. Lo slovacco è una montagna, nell'uno contro uno ti porta via non solo la palla. Io ero un attaccante fisico, mi piaceva ricevere e difendere la palla, quindi penso che con Tomori, comunque molto bravo nell'anticipo, avrei avuto vita un po' più semplice».

Bastoni e Theo Hernandez sono le chiavi del gioco offensivo delle due squadre?

«Il francese per il Milan lo è di sicuro. Per altro ultimamente sta tornando ai suoi livelli dopo un inizio di stagione così così. Theo quando parte palla al piede è devastante, mi ricorda il primo Zanetti. Con lui il Milan ribalta in fretta l'azione e crea occasioni. Bastoni è diverso, anche se pure lui contribuisce a costruire gioco. Ma lo fa con maggiore tecnica e grazie ai movimenti della squadra. Bastoni ha acquisito capacità di accelerare e accorciare il campo, è uno dei segreti dell'Inter di Inzaghi».

Theo Hernandez se la vedrà con Dumfries...

«Sarà un bel duello fra due pendolini. Devo dire che Inzaghi è stato bravo a lavorare sull'aspetto tattico dell'olandese, cresciuto molto da dicembre in poi».

Si parla di Bremer come possibile erede di De Vrij. Cosa ne pensa?

«Il brasiliano è ancora abbastanza giovane, migliora di anno in anno e per le richieste di Inzaghi, potrebbe essere il centrale perfetto, però personalmente penso che non sia facile trovare uno come De Vrij, io me lo terrei stretto».