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"A proposito di allenatori, pure loro sono ormai abituati a lavorare in estate secondo stratificazioni. Ricordate quante lamentele dieci-quindici anni fa per le rose incomplete? Ecco, sparite, salvo eccezioni quali Antonio Conte che però, a dir la verità, non si lamenta del rientro a scaglioni dei suoi bensì della mancata cessione di Osimhen, con conseguente blocco agli arrivi di Lukaku e Neres".
"Molti ritardi sono semmai dovuti al cambio in massa delle guide tecniche. Oltre all’Inter, solo l’Atalanta non ha cambiato ma stavolta Gasperini offre qualche segnale di insofferenza. Ha vinto e vuole di più: la società l’aveva previsto? Il Milan, al contrario, ha lasciato un piacevole gusto ai tifosi nella tournée con le grandi d’Europa, raccogliendo tre vittorie contro Manchester City, Real Madrid e Barcellona. Vittorie che valgono zero ma che hanno lasciato intravedere che tipo di lavoro fa Fonseca. Occhio agli umori: il rischio delle prime uscite buone è che illudano i tifosi sullo stato dei lavori. Sono solo all’inizio e forse in ritardo anche nella Juventus".
(Libero)
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