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Durante il lockdown si è parlato tanto dei possibili format del campionato durante l'emergenza. Il presidente della Figc Gravina si è detto molto preoccupato per la prossima stagione e potrebbe proporre un nuovo format per il prossimo campionato.
"Al momento, più che un progetto, è un’idea da non sottovalutare se non si dovesse partire il 12 settembre. La Figc, in questi giorni, ha inviato alle tre Leghe (A, B e Pro) una lettera in cui le invita a fornire rapidamente indicazioni sulla data di inizio dei prossimi campionati. La serie A aveva già trovato un accordo per il secondo weekend di settembre, come in Inghilterra e Spagna. Ma negli ultimi tempi più di un presidente, a cominciare da De Laurentiis del Napoli, ha manifestato le sue perplessità, chiedendo una ripartenza ritardata il 3 ottobre. Giovedì il Consiglio di Lega, o addirittura la stessa assemblea, dovrebbe affrontare la questione. Gravina aspetta. «Serve un calendario che consenta uno svolgimento regolare delle attività e a Mancini di preparare l’Europeo». E proprio pensando all’Europeo, l’idea sarebbe quella di snellire la stagione, liberando qualche data", si legge sul Corriere della Sera.
"Il Consiglio federale, grazie al decreto Rilancio, ha il potere di cambiare il format. E nella riunione del 4 agosto in Via Allegri di sicuro si parlerà di date. Gravina non intende andare allo scontro con la Confindustria del pallone, però il tempo stringe e «siamo in grandissimo ritardo». Il futuro è complicato. Se il campionato non dovesse partire il 12 settembre, o al più tardi il 19, non ci sarebbero sufficienti finestre per completare le 38 giornate in programma, a meno di rinunciare alla settimana prevista di ferie natalizie. In caso di rinvio, Gravina potrebbe accelerare la rivoluzione. Si parla di serie A divisa in 5 gironi da 4 squadre o in due gironi da 10 con le prime 12 ai playoff e le ultime 8 ai playout", aggiunge il quotidiano
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