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Al termine del girone d'andata è tempo di bilanci e riflessione. Il campionato di Serie A studia i dati e quello relativo ai gol segnati rappresenta un vero e proprio campanello d'allarme rispetto al passato.
475 gol segnati in 19 giornate, dato in clamoroso calo rispetto agli ultimi anni, 17 esultanze in meno della stagione scorsa quando già si era registrato un netto calo.
La Gazzetta dello Sport fa una riflessione nell'edizione odierna proprio sul numero di gol segnato, in calo rispetto al passato:
"Non è proprio il “primo non prenderle” che fa parte del dna stesso del nostro calcio, ma c’è senz’altro una cura maniacale della fase difensiva, privilegiata rispetto alla voglia di andare a far male all’avversario. Del resto comanda chi resiste meglio. Simone Inzaghi non è un catenacciaro, i suoi difensori sono dinamici e partecipano alla costruzione e all’invasione, la sua Inter attacca con tanti uomini ma gli esterni sono pure sempre dei cavalli da corsa e non dei dribblatori, e i nerazzurri non sono dei fanatici del pressing - come sottolineato spesso da Arrigo Sacchi - preferendo ritirarsi per poi distendersi in avanti".
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