Il ministro dello Sport Spadafora ha annunciato che il 28 maggio si deciderà se e quando la Serie A potrà riprendere. Ieri c'è stato un significativo passo avanti per quanto riguarda il protocollo, ma rimane ancora il nodo quarantena.
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Serie A, passi avanti verso la ripresa. Sì alle partitelle, rimane il nodo quarantena: si spera che…
Le discussioni tra Governo e Figc hanno portato a un nuovo protocollo che consente allenamenti collettivi, si spera nel calo dei contagi
"La richiesta dei club di procedere all’isolamento del singolo in caso di nuova positività è stata accettata. Ma con una specifica: il contagiato verrà isolato e gli altri potranno continuare ad allenarsi, ma solo nel ritiro blindato del proprio centro sportivo e senza contatti esterni. Una sorta di quarantena delle solite due settimane che, si verificasse a competizioni in corso, impedirebbe alle squadre coinvolte di scendere in campo. Ma già si intravede la possibilità di superare l’ostacolo: le disposizioni in caso di nuova positività potranno essere attenuate nella riunione del 28, quando i dati dell’emergenza potranno portare, è la speranza condivisa, a norme ancora meno stringenti. Oppure la clausura potrà essere abolita nel protocollo relativo alla ripresa delle competizioni, mentre questo si limita alla fase di preparazione. L’aumento dei controlli già stabiliti dal Cts verrà invece mantenuto: i membri del gruppo a contatto con il contagiato «saranno sottoposti ad esecuzione di tampone ogni 48 ore per 2 settimane» (2 tamponi negativi a distanza di almeno 24 ore accerteranno la guarigione)", spiega La Gazzetta dello Sport. Le reazioni
"È in Gazzetta Ufficiale anche l’ultima disposizione sul fondo “salva sport”, il fondo alimentato da una percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive. Sarà pari allo 0,50% per i prossimi 18 mesi di incassi, non più allo 0,30%. Il fondo, definito dal decreto rilancio, prevede «un minimo garantito di 40 milioni nel 2020 e di 50 milioni nel 2021», mentre è stato cancellato il contributo per il 2022. Se la cifra non dovesse essere raggiunta, la differenza sarà attinta dal fondo annuale da 410 milioni riservato al Coni", aggiunge il quotidiano.
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