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Oggi le squadre di Serie A si alleneranno ancora in forma individuale, in attesa che venga formalizzato il nuovo protocollo. Ci vorranno 3-4 giorni perché venga ufficializzato, ma ci sono alcune novità importanti.
"Niente più bolla, niente più gruppo chiuso, si dorme a casa. A ogni sessione, ci sarà il termo scanner che misurerà la temperatura e chi ha più di 37,5 dovrà tornarsene a casa. Per arrivare però al dormire a casa, ci vogliono maggiori controlli. Più che altro, la frequenza. E quindi, si adottano in toto quelle indicazioni della Federazione Medico-Sportiva - una scelta «apprezzata» dal presidente Maurizio Casasco - che erano state messe da parte vista la «specificità» del calcio. Ma cambia anche la frequenza dei tamponi, che saranno effettuati ogni quattro giorni", spiega Gazzetta.
"Ma la novità più grande riguarda il che cosa si farebbe (o si farà) in caso di positività. Dopo aver disposto l’immediato isolamento della persona, sarà tutta la squadra ad andarsene in isolamento per due settimane, ma all’interno del centro sportivo e proseguendo gli allenamenti. Ovviamente, il calcio se lo può permettere nella prima fase della ripartenza. Mentre la disposizione non risolverebbe il problema durante il momento agonistico della ripresa del campionato. Ma su questo c’è una sorta di tregua: porre il problema di una revisione della norma sulla «quarantena automatica» per la squadra in caso di una singola positività non porterebbe ora da nessuna parte. Si dovrà aspettare lo sviluppo della curva epidemiologica nei prossimi 10-12 giorni", aggiunge il quotidiano.
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