Coe riferisce Il Sole 24 Ore, banche e fondi internazionali stanno già fiutando il colpo. Le offerte presentate sono state sei nell’ambito di un bando che prevede la corresponsione ai club di un minimo garantito per i diritti audiovisivi della Serie A.
In lizza ci sarebbero alcuni grandi fondi di debito come Carlyle Private Credit, lo stesso player che ha investito sull’Atalanta, ma anche grandi banche, come Goldman Sachs, Barclays e Citi. Le offerte sono arrivate all’advisor Lazard all’interno del bando, procedura lanciata dalla Lega Serie A. Una proposta non vincolante, nei giorni scorsi, è arrivata anche dal fondo statunitense Oaktree. Il fondo californiano ritiene il suo progetto diverso da quelli attualmente allo studio.
“Il piano prevede la trasformazione della Lega Serie A in una «data-driven company» grazie alla creazione di un database capace di profilare i tifosi italiani, analizzandone abitudini di consumo, e personalizzandone l’esperienza per generare un valore crescente nel tempo - spiega Calcio & Finanza -. Quantoalle cifre, è previsto un minimo garantito di 950 milioni all’anno per quindici anni con un modello di lenta decrescita del garantito a fronte di una crescita dei ricavi, stimati per 1,2 miliardi all’anno già dopo il quinto anno”.
I nomi e le offerte degli istituti finanziari verranno resi noti solo se nell’assemblea finale, spostata al 16 ottobre, non venissero accettate le offerte dei broadcaster.
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