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Serie A recuperi supera? Aumenteranno di pochi minuti. No a Var a chiamata

Andrea Della Sala

La tendenza iniziale vista nel Mondiale in Qatar di recuperare ogni minuto si è già calmata e in Italia sarà di piccola entità

La tendenza iniziale vista nel Mondiale in Qatar di recuperare ogni minuto si è già calmata e in Italia sarà di piccola entità, le partite si allungheranno solo di qualche minuto.

"Una sorta di retromarcia (dolce e non brusca) avvenuta proprio in Qatar che influirà probabilmente su ciò che sarà nei campionati europei. Perché dopo aver esondato in minuti di recupero, anche al Mondiale in questione la quota-minutaggio è scesa. Per dire (fateci caso): si è passati dal 14+13 di Inghilterra-Iran o al 5+8 di Argentina-Arabia Saudita o ancora al 6+7 di Francia-Australia al 2+5 di Francia-Polonia, al 4+5 di Argentina-Croazia e 5+6 in Francia-Marocco. La questione rimane la stessa: tutto è a discrezione dell’arbitro (aspetto mai da dimenticare) e la volontà comunicata prima del Mondiale ai direttori di gara da Pierluigi Collina (capo degli arbitri Fifa nonché membro apicale dell’Ifab) era quella di recuperare ogni piccola/grande perdita di tempo: però, e forse non è solo una sensazione, è successo che ad inizio di Qatar 2022 alcuni arbitri hanno esagerato (il nostro Orsato no) e che poi poco alla volta la situazione si sia calmata", spiega La Gazzetta dello Sport.

"In questi scorci di campionato, Serie A, Premier e Liga hanno ovviamente medie-recuperi differenti: comanda la Liga che come durata media nei primi tempi ha 2’53” e nei secondi 5’54”; poi ecco la Premier League con 2’49” e 5’17” nelle riprese; ecco poi la Serie A con 2’15” nella prima frazione e 5’15” nei Lati B dei match. C’è anche un altro dato – fornito dalla Lega Calcio – che va tenuto in considerazione: in tutto il campionato passato, la Serie A ha avuto 1’47” di media nei primi tempi e 4’40” nei secondi. Ciò significa che la Serie A è già cresciuta nei numeri del recupero. La sensazione è che forse di 1 o 2’ i recuperi cresceranno: non partite infinite ma qualcosa in più ci sarà. Il designatore Gianluca Rocchi parlerà della questione agli arbitri nelle prossime riunioni (e una ci sarà questo sabato per il Saot), detto che per ora non è arrivato – ne c’è - alcun input. Nelle ore scorse, poi, si era diffusa la voce circa la volontà da parte del nostro calcio di sperimentare anche il cosiddetto “challenge”, il Var a chiamata. Non risulta. E non risulta nemmeno che a Pierluigi Collina l’idea garbi abbastanza, visto che poi dovrebbe renderla legge l’Ifab", precisa il quotidiano.