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Il presidente Gabriele Gravina ieri lo ha ribadito forte: "Bisogna portare a termine i campionati". Ecco perché si sta studiando una ripartenza a tre velocità: prima ripartirà la Serie A, poi la B e la C. Come sottolinea il Corriere dello Sport, il primo obiettivo è quello di isolare le squadre da qualsiasi contatto esterno. "La commissione medico-scientifica federale ieri ha presentato al presidente della Figc Gravina la prima parte del protocollo per la ripresa del calcio, quella relativa agli allenamenti".
"La base per progettare la ripartenza, dunque, è costituita dal «ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento» e da esami medici da fare a tutto il gruppo squadra. Le squadre che hanno le camere nel centro sportivo si “chiuderanno” lì dentro; le altre dovranno affittare un hotel il più vicino possibile. Trovare alberghi liberi e sanificarli non è un problema: i club hanno già individuato le strutture adatte", spiega il quotidiano.
Per quanto riguarda i test, saranno diversi a seconda se si è contratto o no il virus: "per tutti «test molecolare rapido e test sierologico, anamnesi accurata, visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) più esami strumentali e del sangue»; i positivi inoltre dovranno sottoporsi a risonanza magnetica cardiaca e tac al torace, al fegato e ai reni. Di fatto per coloro che non sono stati toccati dal virus ci sarà bisogno di una nuova visita di idoneità sportiva, ma con esami ancora più approfonditi (quello spirometrico dovrà essere completo ovvero con tutti i parametri ventilatori) che ricalcheranno più o meno quelli consigliati dal protocollo della federazione medico-sportiva italiana".
(Corriere dello Sport)
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