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Ora la parola chiave della Serie A è 'sostenibilità'. Nell'assemblea di ieri, i club del massimo campionato italiano hanno scelto di accantonare le tensioni e parlare di un progetto condiviso per portare avanti le riforme necessarie.
L’appuntamento di ieri è servito a ritrovare un’unità di intenti che possa far proseguire i lavori, accelerare il processo di riduzione dei costi. La Gazzetta dello Sport elenca gli aspetti al vaglio: "Dal tetto salariale al peso della Serie A nel sistema, da nuovi modelli di contratto per i giocatori fino, ovviamente, ai fondi e a una nuova struttura della Lega. E magari del campionato, visto che è riemerso il tema dei format, con l’idea della riduzione del numero di squadre di A".
Si continua a parlare dell'ingresso dei fondi per valorizzare il brand della Serie A: "I dissidenti più accesi restano Lotito, De Laurentiis e Barone per Lazio, Napoli e Fiorentina. Da qui ieri è riemerso il tema delle dimissioni di Dal Pino, vertice della Lega di A. Subito stoppato dalla maggioranza delle società (Preziosi in prima linea)".
Nuovo appuntamento a venerdì, quando si parlerà di diritti tv: "In videocollegamento verrà analizzata l’offerta di Sky per le tre gare in co-esclusiva, una volta arrivato il verdetto del tribunale sul ricorso (di Sky) contro l’assegnazione degli altri pacchetti a Dazn. L’alternativa è la riformulazione di un nuovo bando".
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