Tamponi e quarantena sono le due questioni attorno alle quali ruota maggior parte della discussione tra comitato tecnico, governo e istituzioni sportive. Le parti lavorano per risolvere gli ultimi nodi che separano i club dalla ripresa della Serie A. Spiega il Corriere dello Sport: "Per i primi c’è già un indirizzo di lavoro, ovvero ottenere che vengano, almeno parzialmente, sostituiti dai test sierologici. Aumentando la frequenza di questi ultimi, infatti, potrebbero diminuire quella per i tamponi. I passaggi sarebbero anche semplificati. Tra l’altro, sono in via di approvazione kit che consentirebbero l’esito in pochi minuti, attraverso l’analisi di alcune gocce di sangue, che secondo la Lega potrebbero essere utili soprattutto per controllare chi fa parte del gruppo-squadra. Per quanto riguarda la quarantena, invece, si è aperto un dibattito interno: qualcuno ha spinto perché il periodo di isolamento venisse subito ridotto da due ad una settimana. Ma davanti al rischio di andare in contrasto con il Comitato tecnico-scientifico si è preferito rimanere allineati al protocollo per gli allenamenti individuali. Così, la quarantena rimarrà fissa ancora a 14 giorni, con l’impegno a rivedere il periodo in base all’evoluzione della curva epidemiologica".
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CdS – Serie A, c’è la soluzione per abbattere il numero di tamponi? E sulla quarantena…
Questi i due temi principali attorno a cui le istituzioni riflettono prima della ripresa del campionato
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