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Più di cinque ore complessive, di media più di due minuti a partita. E' quanto ha perso la Serie A in queste prime 12 giornate di campionato. Tradotto: si gioca meno, con meno spettacolo e più interruzioni. Dati che fanno riflettere, e che rendono nuovamente d'attualità il dibattito sulla possibile introduzione del tempo effettivo, fin qui considerato tabù:
"Il calcio ha smesso di pensare quadrimensionalmente e s’è dimenticato della variabile fondamentale del gioco: il tempo (...). L’allarme lanciato anche da alcuni allenatori trova una conferma impietosa nei numeri: nelle sole prime 12 giornate di campionato, la Serie A ha smarrito trecento minuti di calcio giocato. Cinque ore sacrificate all’altare dei palloni sparati in tribuna e dei battibecchi ad ogni calcio di punizione. Con buona pace di chi si annoia sugli spalti o sbadiglia sul divano. I numeri sono chiari e suggeriscono un’attenta riflessione su un tema storicamente considerato tabù nel calcio ma che merita oggi un approfondimento: l’introduzione del tempo effettivo di gioco per ridurre le pause inutili e massimizzare lo spettacolo".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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