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Severgnini: “Forse a Benitez non piace il panettone”. E su Matrix…

Eva A. Provenzano

Un buon tattico, ma non un trascinatore. Così Beppe Severgnini, sulla sua rubrica Italians del Corriere della Sera, definisce Rafa Benitez. I suoi lettori gli chiedono se non sarebbe stato più giusto far prima godere la festa agli interisti e...

Un buon tattico, ma non un trascinatore. Così Beppe Severgnini, sulla sua rubrica Italians del Corriere della Sera, definisce Rafa Benitez.

I suoi lettori gli chiedono se non sarebbe stato più giusto far prima godere la festa agli interisti e poi, magari, parlare di calcio mercato e futuro.

"L'argomento -risponde il giornalista di fede interista- si poteva certamente affrontare con più calma. Benitez è certamente un ottimo tattico, un buon organizzatore, un professionista vincente e una persona perbene. Quindi, davvero, non capisco cosa gli abbia preso. Forse non gli piace il panettone?".

Può essere, ma forse non proprio tutte le colpe sono da assegnare a Rafa. "All'Inter non serviva molto, ma qualcosa sì. Per esempio un attaccante versatile come Cavani. O un uomo d'ordine come Mascherano, che a Barcellona sta facendo la muffa (gli sta bene). E un terzino veloce come Bale. Ecco, tre così sarebbero serviti: Biabiany e Mariga non bastano per rivincere la Champions", scrive l'editorialista del Corriere.

Che però a Rafa Benitez manda a dire in un post scriptum: "Non metter dentro Matrix negli ultimi minuti, sul 3 a 0, - conclude - è stata una mancanza di sensibilità che preoccupa".