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GdS – Inter incompleta, ecco come può crescere. Eriksen lusso e nostalgia: Conte condannato a…

Alessandro De Felice

Il quotidiano sportivo analizza il secondo pareggio consecutivo dei nerazzurri in questa fase a gironi della Champions League

Sulle colonne de' La Gazzetta dello Sport, il giornalista Luigi Garlando ha analizzato il pari dell'Inter sul campo dello Shakhtar Donetsk a Kiev e lo ha confrontato a quello dell'Atalanta in casa contro l'Ajax nella rubrica 'Il tema del giorno':

"Due pareggi diversi, come un gemello biondo e uno scuro. Pieno di rimpianti quello dell’Inter a Kiev, entusiasmante quello in rimonta dell’Atalanta. L’Inter può prendersela con la sfortuna (due traverse), ma tanto anche con sé stessa, a cominciare dall’incredibile gol sbagliato da Lautaro. Ha giocato un ottimo primo tempo, in assoluto controllo, con grande pressione nella metà campo avversaria. Le occasioni migliori le ha create rubando palla all’impostazione ucraina, esattamente come nella semifinale di Europa League in agosto: 3 dei 5 gol nacquero appunto da scippi in pressing. Per come è stata concepita, per come è uscita dall’anima di un guerriero come Conte, siamo convinti che la migliore Inter abbia questa forma. Quando però abbassa il ritmo, come nel secondo tempo di ieri, diventa prevedibile e innocua.

A parte il gol divorato da Lautaro, uno Shakhtar spalmato dietro si è difeso senza affanno, perché è mancata la qualità nella rifinitura, nell’uno contro uno e nel gioco corto. «Perché non Eriksen?», avranno pensato molti. Ma quando ha giocato Eriksen, l’Inter ha perso spesso equilibrio e non ha potuto alimentare il bel pressing di ieri. Al momento Conte sembra condannato a scegliere: potenza o qualità. Ma qualsiasi scelta renderà l’Inter una squadra incompleta. La soluzione sarebbe riportare il danese a un livello atletico-agonistico pari ai compagni per sostenere un lavoro tosto anche senza palla o aumentare la resa tecnica di chi gioca. Anche ieri, per esempio, Brozovic, il più indicato a farlo, ha dato troppo poco. Senza questi progressi, Eriksen continuerà a sembrare un lusso quando gioca e una nostalgia quando sta in panchina. E l’Inter non completerà la sua crescita".