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Sforza: “Sommer fa bene da anni, ha scelto bene andando all’Inter. Italia pericolosa”

Andrea Della Sala Redattore 
L'ex centrocampista dell'Inter e della Svizzera, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato dell'ottavo di finale contro l'Italia

L'ex centrocampista dell'Inter e della Svizzera Ciriaco Sforza, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato dell'ottavo di finale contro l'Italia

Sforza, chi arriva meglio a questo incontro?

«La Svizzera ha disputato un buon girone, ha una squadra fisica e un asse centrale composto da Sommer, Akanji e Xhaka, tutti reduci dalla vittoria del campionato. L’unico problema è l’assenza di un centravanti visto che ne sono stati schierati tre diversi nei primi tre incontri dell’Europeo».

È questo il punto debole?

«Considerando il gioco mostrato, questa squadra ha prodotto troppo poco in termini di gol. Contro certe avversarie se non sei cinico, rischi di pagare».

L’Italia è una di queste avversarie?

«Sì perché gli azzurri non hanno ancora espresso il loro potenziale. Mi ricordano l’Italia del 1982 che in Spagna partì lenta, fu criticata e poi...».


Ha così tanta fiducia negli uomini di Spalletti?

«Hanno le potenzialità per giocare meglio rispetto al girone e adesso che hanno passato il turno con un pizzico di fortuna, magari si sbloccheranno mentalmente».

Chi sarà l’uomo chiave della Svizzera?

«Xhaka. È reduce da un grande campionato in Germania e sta facendo entrambe le fasi ad alto livello. Contro la Scozia è stato pressato e non a caso ha faticato di più. Sono convinto che Spalletti avrà studiato quell’incontro con attenzione».

E per l’Italia?

«Il gruppo. Agli azzurri serve più continuità di rendimento: finora hanno avuto troppe pause e con la Svizzera non potranno permettersele».

Tanto lavoro per due portieri top come Sommer e Donnarumma.

«Sommer da anni fa bene in Nazionale e andando all’Inter, ha scelto bene. Donnarumma è uno dei migliori al mondo e al Psg lo ha confermato».

Il cuore di Sforza batterà per...

«La Svizzera, come normale. Se andrà male, però, poi tiferò per l’Italia».