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Sgarbi: “Vieri mi parlava di donne. Io vicino a Moratti, amava un giocatore che potrei…”

Redazione1908

L'intervista del famoso critico d'arte alla Gazzetta dello Sport

Vittorio Sgarbi, noto critico d'arte, ha acquistato il Cervia. Il calcio, in fondo, è una forma d'arte. Alla Gazzetta dello Sport ha raccontato le sue intenzioni: "Se mi ispirerò di più all'ammazza-allenatori Zamparini oppure a Moratti che all'Inter era più simile a un mecenate? Io oscillo tra i due. Da un lato sono vicino al mio amico Massimo che verrà a Sutri perché intitolerò una via a suo fratello Gian Marco e darò la cittadinanza onoraria a Letizia. Però, d’altra parte, potrei assumere posizioni più vicine a Zamparini e iniziare a cacciare tecnici come faccio con gli assessori. Ma penso di avere anche delle affinità caratteriali con De Laurentiis. Un fumantino come me. Sì, forse lui è quello che mi rassomiglia di più".

Marotta è libero: lo prende lei come amministratore delegato? "Se è così bravo come dicono, ho sentito parlarne in maniera così enfatica che ci faccio un pensiero".  Se Cristiano Ronaldo fosse un’opera d’arte, quale potrebbe essere? "Una di Donatello o del Pollaiolo. Ma nella realtà l’ottimo scultore Filippo Dobrilla ne ha realizzata una che lo raffigura in marmo di Carrara. Lui sarebbe felicissimo se CR7 la vedesse. Lo scriva: 'Sgarbi chiede a Ronaldo di andare a vedere la sua scultura'". Higuain, quale artista sarebbe? "Rubens!". E Icardi invece che è un killer d’area? "Tanzio da Varallo". Giocatori preferiti? "Moratti mi parlava molto bene di Baggio. Mi diceva che ha un intelletto super e che avrei dovuto conoscerlo, magari lo ingaggio come allenatore".

Sesso per i giocatori prima della partita? "Favorevolissimo. Non credo che danneggi. Anzi. Credo che uno che fa del buon sesso non troppo faticoso sia in condizioni migliori per giocare a calcio". Insomma, la sua passione per le donne è più forte di quella per il pallone, giusto? "Non c’è dubbio. Lo stesso vale per i calciatori. Vieri mi veniva a trovare quando ero assessore a Milano, non mi parlava di partite e nemmeno di arte. Ma di donne. Io sono stato fidanzato con un certo numero di ragazze legate, prima o dopo, con dei calciatori: una di Prato molto carina riconducibile anche a Buffon, un’altra che era stata con un portiere famoso e poi altre riconducibili a Milan e Juve. Insomma, io e loro abbiamo tante convergenze". Promette che non chiamerà mai capre i suoi calciatori? "Sono certo che lo farò. Ma ormai è una sorta di complimento".

(Gazzetta dello Sport)