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Clamoroso al Bernabeu: lo Sheriff batte il Real e guida il gruppo a punteggio pieno

Andrea Della Sala

La squadra moldava, da tutti vista come la pecora nera del gruppo, è in testa dopo la vittoria a Madrid

A complicare il cammino dell'Inter in Champions League ci si mette anche lo Sheriff. La squadra moldava, che tutti si aspettavano come la Cenerentola del girone, è a punteggio pieno e ieri ha battuto il Real al Bernabeu.

"A regalare il successo assoluto alla prima rappresentante della Repubblica di Moldavia nella massima competizione continentale ci pensano l’uzbeko Yakhshiboev e il lussemburghese Sebastien Thill, che sigilla la vittoria, a un minuto dal termine, con uno spettacolare gol all’incrocio che rende vano l’effimero pareggio dal dischetto di Benzema. E ora sono problemi, eppure di quelli grossi, per l’Inter e lo Shakhatar che si ritrovano a -5 dalla matricola terribile e a -2 dal Real", si legge sul Corriere dello Sport.

"La voglia di riassaporare note e atmosfera di Champions muta ben presto in preoccupazione per i tifosi blancos, che fin dai primi scampoli vedono l’ordinatissima formazione ospite spezzettare scientificamente il gioco, con falli di poco conto che finiscono per innervosire Casemiro e compagni. Varcata la metà della prima frazione, poi, l’incubo inizia a plasmarsi in dura realtà, quando alla prima occasione lo Sheriff passa in vantaggio con un’imperioso stacco aereo di Yakhshiboev. L’attaccante, poco dopo, sfiora il possibile raddoppio. Scampato pericolo che scuote i blancos, che di qui in avanti danno vita a un vero e proprio bombardamento alla porta del coraggiosissimo Athanasiadis, che alla resa dei conti finisce per farsi superare solo da un calcio di rigore cercato e trovato da Vinicius e, poi, realizzato con rara potenza e precisione da Benzema. A questo punto Ancelotti decide di giocarsi una nuova partita nella mezz’oretta rimanente, e inserisce, tutti in una volta, Kroos, Modric, Jovic e Rodrygo, ridisegnando completamente l’undici in campo. E in effetti il piano parrebbe funzionare, se non fosse per il portiere greco che para il possibile e pure l’impossibile", racconta il quotidiano