Intervistato da Tuttosport, Andryi Shevchenko ha parlato del derby di domenica sera tra Milan e Inter.
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Shevchenko: “Inter concreta, il Milan non mi stupisce. Il derby del 2003…”
L'ex attaccante rossonero: "Può essere l'anno buono per lo scudetto. Ibrahimovic può ancora andare avanti a giocare e segnare"
Se chiude gli occhi, qual è la prima sfida con l'Inter che le vie in mente?
"Il derby del 2003, in semifinale di Champions. Segnare contro l'Inter è sempre stato fantastico, ma quella volta di più perché grazie all'1-1 raggiungemmo la finale, poi vinta contro la Juventus ai rigori".
I rossoneri, archiviato il pari in Champions contro il Porto, arrivano al derby da primi in classifica (assieme al Napoli) e con sette punti di vantaggio sull'Inter: sorpreso?
"No, il Milan primo non mi stupisce perché è diventato una squadra vera: può essere l'anno buono per lo scudetto. I rossoneri quando c'è da soffire, soffrono. E quando c'è da giocare bene, sono belli da vedere. È un Milan dinamico, che attacca bene gli spazi e ha un notevole equilibrio".
E poi c'è un super quarantenne di nome Ibrahimovic...
"La più grande forza di Ibra è la mentalità: ha una motivazione super. Se il corpo lo sorregge, può ancora andare avanti a giocare e segnare".
Sarà Ibra l'uomo derby?
"O lui o magari Giroud, altro attaccante forte e prezioso. Ma è tutto il Milan a entusiasmarmi per il suo mix di esperienza e gioventù. Penso a Tonali, Leao e Brahim Diaz, per il quale ho un debole".
Chi teme maggiormente dell'Inter?
"La squadra di Simone Inzaghi segna molto e in avanti possiede tante certezze, a partire da Dzeko e Lautaro. Ma non sono gli unici: avete visto che impatto ha Correa quando viene chiamato in causa... L'Inter è concreta".
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