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Euro24 – Shilton: “Con l’Italia sfortunati, ma questa volta vinceremo noi. Maradona? Col Var…”

Gianni Pampinella Redattore 
Intervistato dal Giornale, l'ex portiere inglese ha parlato dell'attesa finale tra Spagna-Inghilterra

Stasera alle 21 21 all’Olympiastadion di Berlino ci sarà l'ultimo atto di Euro2024. Una tra Spagna e Inghilterra alzerà al cielo la coppa. Intervistato da Il Giornale, Peter Shilton non ha dubbi: "Una finale fantastica. Con due squadre brillanti che finora hanno dato spettacolo".

Anche tre anni fa deste «spettacolo», ma poi in finale contro l’Italia perdeste ai rigori...

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«In quell’occasione sfiorammo l’impresa, ma fummo sfortunati. Questa volta vinceremo noi».

Quali sono i punti di forza e Questa sera inglesi e le Furie rosse avranno un avversario in comune molto insidioso: la pressione psicologica Maradona ci ingannò con la mano de Dios Non ha chiesto scusa e io non gli ho più rivolto la parola i punti deboli di Inghilterra e Spagna?

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«Per entrambe le squadre la pressione psicologica è il nemico principale. Ma Southgate e De La Fuente hanno a disposizione i giocatori più giovani e bravi del mondo».

Contro la Spagna, nel caso si andasse ai rigori, in porta ci sarà Jordan Pickford che già ha neutralizzato quello decisivo contro la Svizzera...

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«Ho sostenuto e supportato Pickford fin dall’inizio della sua carriera. È sicuramente il mio erede. Non desidero altro che consegnargli i miei record».

Una vecchia ferita: il gol-beffa di Maradona in quel celebre Inghilterra-Argentina ai Mondiali di Messico ’86...

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«Diego barò. Ma non lo ha mai ammesso, né ha chiesto scusa. Un atto grave, perché commesso da un fuoriclasse assoluto».

Al Guardian, rievocando l’episodio, lei dichiarò: «In quell’occasione il Var avrebbe fatto comodo...».

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«Maradona sarebbe stato smascherato in pochi secondi. Invece recitò la parte alla perfezione, ingannando tutti. Protestai con l’arbitro, inutilmente. Impossibile dimenticare...».


Nessuna attenuante per la «Mano de Dios»?

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«No, quel comportamento fu imperdonabile sotto il profilo etico. Da allora non ho mai più voluto parlargli o salutarlo, anche se umanamente la sua tragica fine mi ha addolorato».

(Il Giornale)