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La partita persa contro l'Udinese ha fatto sprofondare l'Inter in un abisso molto pericoloso, classifica inguardabile, prestazioni quasi. Ora si puntano gli indici contro i responsabili di questa catastrofe, nella speranza che il futuro possa essere migliore, ma tutto sembra girare per il verso sbagliato come annota anche Riccardo Signori dalle pagine de Il Giornale: «Non i santi e men che meno i difensori: nessuno che dia una mano all’Inter. Sant’Ambrogio, patrono milanese, nella festa del 7 dicembre era impegnato altrove, ma forse nemmeno lui avrebbe miracolato difensori e piedi storti nerazzurri. Mancini è già con umore border line, la squadra è border line per le voglie d’Europa. Cammino ancora lungo, ma l’Inter ha scoperto di essere mai attendibile: i gol dell’Udinese hanno fatto più danni di tanti altri. Se vinci, puoi chiudere la partita. Se, invece, ti perdi, ti fai infilare come un pollo significa che le teste non funzionano prima dei piedi, dei fattori fisici, dell’allenamento più o meno adeguato».
treposti,
non siamo una grande squadra:
dobbiamo saperlo. Sbagliamo
troppo, dobbiamo lavorare
dipiù,ascoltareilmistereprovare
a vincere le prossime partite».
Analisi impietosa, ma realistica,
di Mateo Kovacic, uno di quelli
chesistannorovinandolareputazione.
Stavolta ha giocato nelle
zone predilette del centrocampo,
malamiraerasghembaealla
lungaglisonomancatepersonalità,
intuizioni di gioco e atteggiamentodaleader.
EppureMancini
se lo coccola, gli insegna trucchi
del mestiere per il posizionamento
e sul gioco, lo migliora in
allenamento: sembra tornato ai
tempidelsuoprimoBalotelli.Ma
poic’è l’Inter.Esonoguai.
Da ben 57 anni Inter e Milan
non si trovavano al mal comune
di una classifica da comprimari:
alloranerazzurrisettimi,rossonerial
16Ëšposto.Quila situazioneè
capovolta.Da45anninoncapitavache,
nelgiornodiSant’Ambrogio,
lemilanesiperdesseroincoppia.
Salvo giocarsela conunderby:
vintodalMilannel1975.«Lasituazioneèdisperataperentrambe
», commento raggelante del
presidente federale Tavecchio
cheha l’Inter nel cuore e Milano
negliinteressi.
Sonotantiigolsubitiincampionato
dai nerazzurri (21, quanti
quelli segnati):solo5squadrene
hanno presi di più. Mancini ha
giàacquisitoundifensore,macomeaiutoperlasuapanchina(
Sylvinho).
Magari insegnerà il mestiereerenderàmenosprovvedutiDodòeJuanJesus.
Dodòhalafifa
addosso dopo gli infortuni del
passato e nonsa difendere. Juan
Jesusdeveancoraimparareimovimentideldifensore:
senonmigliora
presto, meglio venderlo.
Sui riflessi lenti di Ranocchia c’è
pocodafare:difettocostituzionale.
Manciohaprobabilmentescoperto
che servirebbero quattro
nuovi difensori. Magari potrebbeprovareconCampagnaroeVidicincoppia.
Sisprecanosorrisini
amari. Sarà uno dei reparti da
rinforzarenelmercato.Iltecnico
chiedeunesternoetuttipensano
aCerciche,alivellointernazionale,
nonè gran cosa.Vabeneper i
nostri cortiletti. Monitorati pure
Podolski e Campbell, in uscita
dall’Arsenal,condifferentiintenti.
Più credibilepuntaresuLucas
Leiva (Liverpool) per piazzarlo
davantialla difesa.
Mancini sta cercando di cambiare
il gioco,nonbastacambiare
il modulo. Finora raccolto di
campionato magro:due sconfitteeunpari.
Alcunevalutazioniindicano
la sua insoddisfazione:
fragilitàmentale,gentechesembrainbaliadiognibufera.
Mancinivorrebbepiùdurezzaneicontrasti,
capacitàdifrenaregliavversari,
calciopiùpropositivoeverticale
rispetto a prima, quindi più
fatica, corsa, capacità di andare
inportacontrepassaggi.Qualcosa
si è visto nel primo tempo di
San Siro, giudicato uno dei migliori
di quest’anno. Meglio non
lasciarsi ingannare: l’Udinese
nonègrancosa.All’Internonbasteràspenderesoldisulmercato.
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