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Ieri contro l'Atalanta l'Inter ha commesso qualche errore di troppo soprattutto in avanti, che hanno causato sofferenza aggiuntiva per giungere ai 3 punti. Ma Riccardo Signori dalle pagine del Giornale fa notare che: «Al di là, di questi errori l’Inter ha cercato di imporre gioco, se non personalità. Ha preso corpo minuto dopo minuto. Inizio un po’ stento, squadra un po’ lunga, Atalanta bella compatta e pronta ad aggredire. La Nerazzurra ha tenuto botta con la grinta di ercolino Medel, implacabile acciuffapalloni, mentre i colpi verticali di Kovacic e Guarin cercavano di far filare palloni e attaccanti verso la porta. Nel primo tempo Inter un po’ fragilina, quasi assenteista sulle fasce laterali, Atalanta più soda fra centrocampo e difesa, ma proprio poca cosa in attacco: Moralez e Bianchi tuttofare un po’ a vuoto. Poi il gol di Osvaldo: perla calcistica, a beneficio di qualunque amante del pallone, dopo gli svarioni che richiamavano cattivi presagi. Guarin ha messo un cross basso e l’italo-argentino si è inventato la girata da centravanti vecchia maniera. L’Inter fatica a trovare il colpo che metta ko le avversarie (ha segnato al 40 primo tempo e al 41 della ripresa), ma che la squadra ha più potenzialità e qualità dell’anno passato».
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