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Curioso parallelo sugli occupanti delle recenti panchine milanesi operato da Riccardo Signori sul Giornale di oggi: «I cognomi cominciano entrambi per “esse”. C’è il rischio che la storia finisca nello stesso modo. Dall’Inter disastrosa di Stramaccioni allo sprofondo Milan di Seedorf: la Nerazzurra chiuse il campionato al nono posto con soli 54 punti (33 in meno della Juve), questo patetico Diavolo continua a perder quota e posizioni e rischia di realizzarne poco di più (se vincerà tutte le ultime 10 partite arriverà a 66 punti), ma più probabilmente poco di meno. Entrambi novellini della panchina, con differenza sostanziale: l’olandese ha 22 anni di calcio giocato alle spalle, il giovin rampollo di Moratti si valeva soltanto di 20 anni di calcio studiato. Poi, è vero, Stramax venne cacciato con la solita piroetta da chi lo aveva voluto (Moratti), Seedorf rischia molto meno appunto per volere di chi lo ha voluto (Berlusconi)».
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